Comparto scolastico

Oltre 100 milioni di franchi per il futuro di Trevano

Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio per la progettazione della prima tappa che ridisegnerà l’area - Si comincia con l’edificazione della nuova piscina coperta e il risanamento e il rinnovamento del «centro studi» per ospitare la nuova sede della CSIA
© CdT/Gabriele Putzu
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
20.12.2025 06:00

È una prima tappa. Ma già fondamentale. Perché per il comparto scolastico di Trevano si inizia a fare sul serio; si comincia a progettarne il futuro. Che è già dietro l’angolo. Perché ieri il Consiglio di Stato ha licenziato un messaggio con un credito di 12,6 milioni di franchi con il quale si intende procedere con la progettazione della nuova sede del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA), della nuova piscina coperta, della sistemazione paesaggistica del comparto e delle sedi transitorie per la stessa CSIA (che in attesa della nuova sede andrà presso il quarto piano del Palazzetto delle scienze), nonché con la progettazione del l’Istituto della transizione e del sostegno (ITS) e della cucina di produzione e del refettorio, che sforna ogni giorno 200 pasti per coprire il fabbisogno del comparto scolastico.

Una progettazione complessa. E comunque la prima per un comparto che sarà rivoluzionato e prevede uno sviluppo diluito in tre tappe. Perché, dopo l’edificazione della nuova piscina coperta, il risanamento degli edifici del «centro studi» allo scopo di accogliere la nuova sede per la (CSIA), la sistemazione paesaggistica e lo spostamento delle sedi - lavori per complessivi 117,2 milioni di franchi che potrebbero essere conclusi entro il 2032 - negli obiettivi del Governo dovrà inoltre scattare la sostituzione dello stabile attuale delle scuole medie di Canobbio con una nuova moderna e attuale sede scolastica «completata dalla realizzazione delle palestre necessarie alla totalità degli ordini scolastici che saranno insediati presso la collina di Trevano»: opere la cui realizzazione, allo stato attuale, il Governo stima di concludere entro il 2033.

Ma non è finita. Perché poi si immagina anche di demolire l’attuale blocco delle infrastrutture sportive collegato al Centro professionale tecnico (CPT) a favore di un nuovo edificio per l’ITS entro il 2035. Tutto questo per arrivare a una nuova organizzazione del comparto, che sarà formato da tre «isole»; una prima con la scuola media e le palestre, una seconda con il CPT e l’ITS e una terza con un’Agorà con aula magna, una biblioteca, una mensa, la CSIA e la piscina.

Dopo anni di studi, riflessioni e ponderazioni a Trevano si inizia insomma, come detto poc’anzi, a fare sul serio. Certo, si tratta ancora di un credito di 12,6 milioni di franchi per progettare la prima tappa di una serie. Ma comunque si inizia. Per arrivare in prima battuta a risanare e ampliare il centro studi a favore della CSIA. «Il complesso edilizio di Sergio Pagnamenta ed Attilio Marazzi - spiega il Governo nel messaggio - sarà conservato e accuratamente rinnovato e integrato con aggiunte e ampliamenti». L’ala occidentale in particolare «sarà ampliata a nord e a sud e saranno aggiunti due piani: il piano terra ospiterà la mensa, e una parte degli atelier comuni, mentre l’attuale organizzazione logistica e funzionale del refettorio con cucina e consegne sarà in gran parte mantenuta e ottimizzata». A essere ristrutturata sarà anche l’aula magna. I piani precedentemente utilizzati come uffici sotto l’auditorium saranno invece convertiti in biblioteca, archivi e spazi tecnici.

E la nuova piscina coperta? Il suo volume si affaccerà sulla strada del castello e comprenderà una vasca da 8 corsie, spogliatoi e sala fitness. Il tetto ospiterà un campo sportivo sintetico all’aperto, mentre sotto la piscina si troverà la nuova centrale termica, adibita alla produzione di calore per i bisogni dell’intero comparto. Per quanto riguarda la sistemazione paesaggistica si prevede di rendere leggibile la storia del comparto, poiché verranno conservate le tracce lasciate dalle epoche precedenti. Nel concreto, si dice, «il paesaggio sarà disegnato attraverso una selettiva conservazione e aggiunta di elementi». Dal canto suo il campus «sarà incorniciato dal bosco, al suo interno si troverà un parco paesaggistico nel quale si troveranno i complessi edilizi e le rispettive piazze, collegati tramite i sentieri ai quartieri circostanti».