Mendrisiotto

Oltre 13 milioni di franchi per rinforzare Mendrisio

Ultima seduta della legislatura per il Consiglio comunale che concede crediti dedicati a svariati progetti stradali e alle infrastrutture – Fa discutere la modifica di una zona protetta nei pressi di un acquifero a Rancate
©Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
11.03.2024 23:15

Oltre 13 milioni di franchi, da suddividere tra più progetti la cui necessità e utilità è trasversalmente ritenuta indubbia. Li ha concessi questa sera il Consiglio comunale di Mendrisio al termine di una seduta dagli esiti forse scontati, ma non per questo non vivace. Tutto è però iniziato con degli applausi e dei ringraziamenti: alla municipale Françoise Gehring e al consigliere comunale Daniele Stanga, all’ultimo giro di valzer in quanto non sollecitano un nuovo mandato. «Grazie per l’energia e le competenze umane messe a disposizione negli anni», sono state le parole di Gianluca Padlina. Parole a cui ne hanno fatto eco molte altre.

A far discutere maggiormente è stato un messaggio che non chiedeva nessun credito: quello per la modica delle zone di protezione per le sorgenti dell’acquifero Caressaa a Rancate (bis). Un messaggio che segue un testo respinto nel 2017 dal Legislativo e che veniva ripresentato forte di nuove valutazioni tecniche e ambientali che ne approvavano la fattibilità. «Il rapporto del dottor Markus Felber ha confermato la possibilità di arretrare in tutta sicurezza l’attuale zona di protezione S2. In questo modo si consente l’edificazione di un atelier parzialmente all’interno del comparto interessato, vincolata alla rimozione di materiale di scarto accumulatosi per decenni nella zona», ha spiegato Jacopo Scacchi, relatore del rapporto commissionale. L’atelier a cui fa riferimento fa parte del progetto per il rinascita di Villa Gerosa. La visione commissionale non è tuttavia stata sposata da tutti. Una spaccatura si è materializzata anche all’interno dell’Alternativa, con Claudia Crivelli Barella che ha parlato di un problema comunicativo all’interno del gruppo che l’ha portata a posare una serie di domande in quanto «sono molto preoccupata da questo progetto», ha spiegato. Domande a cui, stando a Scacchi, era già stata data risposta in commissione: «Mi scuso per la ridondanza», ha detto Scacchi. Scettici anche gli esponenti della Lista Civica: «Non ci è stata data la possibilità di visionare la documentazione dell’iter ricorsuale, inoltre c’è un conflitto d’interesse con il perito», ha rimarcato Tiziano Fontana prima di chiedere il rinvio del messaggio in commissione. Una richiesta bocciata a larga maggioranza. Il messaggio è quindi stato accolto con 45 sì, 4 no e 1 astensione, dopo le rassicurazioni del municipale Daniele Caverzasio: «Il Municipio ha fatto ciò che gli ha chiesto il Consiglio di Stato, la documentazione è stata messa a disposizione dei commissari», ha spiegato, prima di aggiungere che la variante pianificatoria in corso per il comparto scongiurerà il pericolo di speculazione edilizia. Un pericolo di speculazione – che aveva pesato nel 2017 – ricordato in aula da Simona Rossini.

Tornando agli investimenti milionari, il primo ad essere votato (48 sì, 1 no e 1 astensione) dal consesso il messaggio da 2,5 milioni di franchi riguardante un credito quadro per il risanamento fonico delle strade nel periodo 2024-2028. All’orizzonte ci sono «sotanzialmente interventi per la posa di pavimentazioni fonoassorbenti e di riduzioni di velocità di transito», si riassumeva nel rapporto congiunto delle commissioni delle Opere pubblici e dalle Gestione, firmato da Marco Tela. Rispetto a quanto preventivato i costi sono aumentati, uno dei motivi è tecnico: si dovrà ricorrere a una diversa procedura per evitare problemi di posa sui tratti in salita.

Dalla superficie stradale, al sottosuolo. È stato concesso all’unanimità il credito quadro da oltre 4,7 milioni di franchi per 17 diversi progetti riguardanti sottostrutture stradali di reti AIM. Un messaggio in cui non mancavano dettagli sui lavori all’orizzonte, malgrado fosse relativo a un credito quadro. Dettaglio che è stato accolto con favore dai commissari della Gestione, ha spiegato Luca Pestelacci, anche perché erano stati proprio loro a chiedere che messaggi come questo fossero maggiormente dettagliati.

È invece di 4,8 milioni di franchi il credito quadro concesso, sempre all’unanimità, per l’aggiornamento della rete elettrica e piccoli lavori alle reti dell’acqua potabile e del gas.

Autosili sotto i ferri

A beneficiare dell’ultimo credito votato, da 1,1 milioni circa, saranno infine gli autosili e i parcheggi di primo livello. L’investimento servirà infatti per la manutenzione straordinaria delle loro apparecchiature tecniche, tra cui le stazioni di entrata e di uscita (casse incluse). «Le apparecchiature sono vetuste e hanno completato il loro ciclo di vita», ha rilevato la relatrice del rapporto commissionale Cristina Marazzi Savoldelli.