Oltre venticinque milioni per l'Alta Vallemaggia e la Leventina

Il Consiglio di Stato, nella sua seduta settimanale, ha licenziato il Messaggio relativo allo stanziamento e alla ratifica di crediti e crediti quadro per un importo complessivo di CHF 25.388.140 e l’autorizzazione alla spesa di CHF 2.892.000 quale sussidio complessivo cantonale e federale per i lavori di sistemazione urgenti dopo l’alluvione del mese di giugno 2024 in Vallemaggia e Leventina.
I crediti oggetto di questo primo messaggio si riferiscono, in particolare, a quanto già realizzato nei mesi immediatamente successivi all’eccezionale evento meteorologico che ha duramente colpito la Vallemaggia e la Leventina nella notte tra il 29 e 30 giugno 2024, come pure alle misure intraprese nel corso delle ultime settimane, nonché a lavori urgenti tuttora in corso di esecuzione.
Nel dettaglio, i crediti approvati dal Governo sono destinati ad opere di protezione e premunizione dei pericoli naturali sulle strade cantonali, al Consorzio strada Valle Bavona (quale contributo straordinario) per le opere di ripristino urgenti della strada della Valle Bavona, a misure urgenti di sistemazione idraulica, sgombero e ripristino della sicurezza, al finanziamento dell’aggiornamento dei piani delle zone di pericolo – acqua e agli studi di base ad esso collegati, al risanamento delle strade forestali e alle opere di protezione del bosco, al ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e di smaltimento delle acque, nonché quale contributo per la rimozione dei rifiuti dispersi, al Comune di Cevio per l’allestimento del progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana-Bosco-Mondada, Valle Bavona e alla copertura dei costi di ripristino urgenti o comunque già noti, per le opere di migliorie strutturali agricole ed i pagamenti diretti. È altresì prevista la ratifica dei costi sostenuti dal Dipartimento delle istituzioni pari per la gestione degli interventi urgenti coordinati dallo Stato maggiore regionale di condotta, in particolare inerenti alle operazioni di soccorso, ricerca e ripristino da parte degli enti di soccorso, della protezione civile e dell’Esercito. Si stima che l’impegno finanziario del Cantone Ticino per il ripristino di opere di sua proprietà, i sussidi ordinari agli enti locali e il successivo aiuto supplementare, ammonteranno complessivamente a circa 45 – 50 milioni di franchi.
L’evento alluvionale del 2024 ha provocato considerevoli conseguenze in particolar modo sul territorio dell’Alta Vallemaggia. Nel complesso sono stati cartografati cinquanta eventi naturali maggiori di flussi di detrito, erosioni di sponda e piccoli franamenti. L’alluvione ha interessato più di cento edifici (case, stalle, rustici) essenzialmente situati fuori zona edificabile, di cui quindici andati totalmente distrutti o severamente danneggiati. In Lavizzara le zone più colpite sono state Prato Sornico, il Piano di Peccia e la zona «Bola» a Mogno. Inoltre, tre aziende agricole (due in Val di Peccia ed una in Val Bavona) sono state fortemente danneggiate dall’evento e al momento non sono agibili.
Subito dopo l’evento, le Autorità cantonali e comunali sotto la direzione dello Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC) hanno avviato gli interventi di ripristino urgenti per garantire i servizi minimi agli abitanti, ovvero: il ripristino della viabilità lungo la rete stradale cantonale e le strade comunali principali, la realizzazione del ponte provvisorio di Visletto, il ripristino dei servizi di approvvigionamento idrico e smaltimento delle acque, i primi interventi di bonifica e di recupero dei terreni agricoli toccati dall’evento, lo sviluppo di un piano d’emergenza comunale in caso di nuove precipitazioni e l’aggiornamento dei Piani delle Zone di pericolo a seguito degli ultimi eventi.
Nella fattispecie il Consiglio di Stato ha approvato:
- un credito di CHF 13.280.000 per opere di protezione e premunizione dai pericoli naturali sulle strade cantonali e un contributo eccezionale di CHF 640'000 a favore del Consorzio strade Valle Bavona per la sistemazione dei danni urgenti causati dall’alluvione alla strada della Valle Bavona;
- un credito di CHF 3.500.000 quale sussidio cantonale e l’autorizzazione alla spesa per la sistemazione dei danni causati dall’alluvione in Vallemaggia e valle Leventina alle opere di protezione dei corsi d’acqua, nonché un credito di CHF 600'000 quale finanziamento cantonale e l’autorizzazione alla spesa di CHF 1'200'000 tenuto conto del sussidio federale per il finanziamento dei rilievi, degli studi generali e dell’aggiornamento delle zone di pericolo a seguito dei danni alluvionali in Alta Vallemaggia nei Comuni di Cevio e Lavizzara e in Alta Leventina nel Comune di Airolo;
- un sussidio complessivo di CHF 1.692.000 (di cui CHF 788.000 quale sussidio cantonale e CHF 904.000 quale sussidio federale) a favore degli Enti esecutori, per gli interventi necessari in Vallemaggia e Leventina per il risanamento delle strade forestali e le opere di protezione del bosco;
- un credito di CHF 2.112.300 quale sussidio cantonale a favore degli Enti esecutori per il ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e per lo smaltimento delle acque danneggiate dall’alluvione, nonché quale contributo per la rimozione di rifiuti dispersi nella natura che altrimenti difficilmente verrebbero raccolti;
- un credito di CHF 200.000 quale contributo al Comune di Cevio per l’allestimento del progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana-Bosco-Mondada (Valle Bavona)
- un credito di CHF 3.093.070 per la copertura dei costi di ripristino urgenti, per le opere di migliorie strutturali agricole e i pagamenti diretti;
- un credito di CHF 1.174.770 quale aggiornamento del credito di CHF 400'000 per le spese iniziali legate alla gestione dell’emergenza (attività di ricerca e salvataggio, assistenza alle persone, logistica, condotta e ripristino).
Deliberato il progetto selezionato per la costruzione del nuovo ponte di Visletto
Il Consiglio di Stato, nella sua seduta settimanale, ha anche approvato la risoluzione governativa per la realizzazione di un nuovo ponte stradale a Visletto, nel Comune di Cevio. L’avvio dei lavori è previsto il 7 luglio prossimo e il nuovo manufatto sarà agibile a partire dal mese di novembre del 2026.
Il DT esprime particolare soddisfazione per i tempi celeri con i quali, a distanza di meno di dodici mesi dai tragici fatti che hanno duramente colpito la popolazione della Vallemaggia, si è giunti a tale risultato.
La costruzione di un nuovo ponte si rende necessaria in seguito all’alluvione verificatasi nella notte tra il 29 e 30 giugno 2024 che provocò il parziale crollo del ponte sul fiume Maggia in territorio di Visletto. L’evento provocò l’interruzione del collegamento stradale con l’Alta Vallemaggia e danneggiò in maniera importante le canalizzazioni per l’evacuazione delle acque luride, le infrastrutture tecniche, le condotte per l’approvvigionamento idrico e quelle per le comunicazioni.
A tale proposito si rammenta che, nel mese di luglio del 2024, a distanza di poco meno di un mese dall’alluvione, il collegamento stradale era stato ripristinato grazie alla realizzazione di nuove spalle, su cui era stato posato il manufatto militare provvisorio, nonché di tutti i nuovi raccordi stradali. Tutte le infrastrutture relative allo smaltimento delle acque luride, l’elettricità e le comunicazioni si trovano tuttora in condotte provvisorie poste sulla passerella ciclopedonale. Il ponte provvisorio militare, fornito dall’Esercito con un contratto di noleggio della durata di ventiquattro mesi, presenta delle limitazioni: la velocità massima consentita di 20 km/h e la capacità è limitata a 32 tonnellate. Tali restrizioni, unite alla necessità di garantire la sicurezza a lungo termine, rendono pertanto urgente la realizzazione di una struttura definitiva.
In quest’ottica, il DT aveva immediatamente avviato l’iter nella forma di «impresa totale» in modo da poter disporre di un nuovo manufatto e dei relativi raccordi stradali entro la fine del 2026.
Nella fattispecie il nuovo ponte garantirà il funzionamento in modo stabile delle condotte per l’evacuazione delle acque luride, l’approvvigionamento di acqua potabile, la fornitura di corrente elettrica e delle comunicazioni. L’iter di assegnazione dell’appalto si è svolta in tre fasi: la richiesta iniziale di offerta e la definizione dei team offerenti, l’allestimento di un progetto di massima e, infine, di un progetto definitivo. Considerata la rilevanza dell’opera e il suo impatto in termini paesaggistico e ambientale, sono state invitate sette ditte e sono pervenute quattro candidature attraverso consorzi. Tale procedura ha consentito una significativa riduzione dei tempi di realizzazione rispetto alle procedure ordinarie.
Il progetto selezionato è stato presentato dal Consorzio VISLÈ, risultato migliore per la solidità della proposta e il rispetto dei requisiti di gara. Il ponte si distingue per la qualità dell’integrazione paesaggistica e l’impatto ambientale contenuto, grazie a un tracciato più fluido e a una struttura snella, in armonia con la passerella ciclopedonale esistente. Il nuovo manufatto avrà una lunghezza complessiva di 146,4 metri e una larghezza totale di 8 metri, inclusi i cordoli. Sarà costituito da una trave continua a cinque campate con sezione mista, prevalentemente in acciaio corten, mentre le spalle, le pile e la piattabanda saranno in calcestruzzo armato. Dal punto di vista idraulico e morfologico, la struttura sarà spostata verso monte rispetto al vecchio tracciato, scelta che migliora la sicurezza contro l’erosione. Le pile avranno sezione circolare con un diametro di 1,30 metri, una soluzione ottimale, questa, volta a ridurre la formazione di fosse erosive, indipendentemente dall’angolo di attacco della corrente.
S’informa, infine, che l’offerta pervenuta dal Consorzio VISLÈ prevede un costo di CHF 8'450’000 CHF (IVA inclusa), importo interamente finanziato dal Cantone.