Omicidio Falconi, si pensa a una terza perizia

I due referti in mano alla Procura non dissipano tutti i dubbi sulla dinamica del delitto - Ipotesi di nuovi approfondimenti per chiarire appieno la posizione di Mirko Ignorato
Red. Online
25.07.2017 06:00

CHIASSO - Da un lato, le conclusioni del medico legale, che sul corpo del 73.enne Angelo Falconi ha repertato ferite da punta e da taglio tali da far ritenere del tutto plausibile un'aggressione compiuta per mezzo anche di una lama o comunque di un oggetto affilato, dall'altro la perizia giudiziaria stilata dal professor Tony Fracasso dell'Ospedale universitario di Ginevra, secondo il quale tutte le lesioni rinvenute sul cadavere dell'ex imprenditore momò sono compatibili con l'utilizzo della sola spranga in ferro ritrovata più di un anno fa.

Sulla base dei referti acquisiti, è assai arduo per gli inquirenti coordinati dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier fare piena luce su dinamica e responsabilità del crimine perpetrato il 27 novembre del 2015 nell'autorimessa all'incrocio tra via Valdani e corso San Gottardo a Chiasso. Per questo, si sta facendo largo l'ipotesi di ordinare nuovi approfondimenti, che possano, negli auspici, dissipare ogni dubbio su tipologia e numero di armi impiegate per ammazzare l'anziano. Non è escluso che l'eventuale referto tris venga richiesto ad uno specialista in Italia. Una decisione in questo senso è attesa a giorni.

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