Opuscoli, l'autore della gaffe è...

BELLINZONA - C'è opuscolo ed opuscolo sulla votazione cantonale del prossimo 28 settembre. Una gran parte delle brochure stampate in queste settimane da tre tipografie incaricate dal Cantone sono perfettamente in regola: contano 24 pagine e contengono le indicazioni di favorevoli e contrari all'iniziativa popolare «Aiutiamo le scuole comunali. Per il futuro dei nostri ragazzi» e sul referendum cantonale per «Expo 2015 a Milano». Ma c'è anche un certo numero di copie (destinate a una ventina di comuni, compreso Lugano) letteralmente incomplete. A titolo d'esempio vi sono copie nelle quali manca la copertina e altre sprovviste delle pagine 5-6-7, quelle dedicata alla votazione sulla scuola. Il tutto è imputabile a quello che la Divisione della giustizia e il Centro sistemi informativi definiscono come «errori di assemblaggio». Ma chi ha sbagliato e cosa accadrà ora? Per rispondere al primo interrogativo nel pomeriggio di ieri il Corriere del Ticino ha «scovato» e interpellato le tre tipografie che, su mandato del Cantone, hanno provveduto alla stampa. In effetti la torta degli stampati è stata suddivisa in parti uguali tra tre tipografie: Fratelli Roda SA, Salvioni Arti Grafiche e Società d'arti grafiche Veladini & Co SA. C'è chi ha avuto informazioni sommarie dell'accaduto e chi non ne sapeva nulla. Ma nessuno è in grado di dire se il problema sia avvenuto nella produzione della propria quota di stampati.
«Ho saputo da poco della comunicazione del Cantone. Noi ne stampiamo un terzo delle copie. Mi risulta che verrà fatto un controllo e poi saprò dirle di più. Per contro a me non è noto quali siano le altre due tipografie» ci ha dichiarato Franco Roda, direttore generale dell'omonima tipografia. «C'è il 33,3% di possibilità che sia capitato da noi. Lunedì potremmo saperne di più».
Assente il direttore Ivan Patelli, da Salvioni Arti Grafiche troviamo Massimo Gabuzzi che conferma di aver stampato l'opuscolo ma dichiara «di non avere alcuna informazione di cosa sia accaduto. Nessuno ci ha interpellato. È strano, di solito chiamano subito se ci sono problemi». Elena Sommaruga, della direzione di Veladini, taglia corto: «Grazie per l'informazione. Non ne sappiamo nulla» e anche Veladini dice «stranamente non siamo stati interpellati, sul perché non saprei proprio cosa dire».
Il direttore della Divisione della giustizia Giorgio Battaglioni getta acqua sul fuoco: «Non credo che sia un caso da ingigantire, il problema c'è stato, ma non drammatizziamo. Stiamo facendo delle verifiche». Ma ristampare ora non è più possibile? «No, non ci sono più i tempi tecnici. Le cancellerie stanno preparando il materiale e la distribuzione è imminente». C'è chi sostiene vi siano delle scorte con opuscoli di scorta. Conferma? «Ma no, non abbiamo scorte o riserve, stampiamo le copie che realmente servono da trasmettere agli elettori».