Ora Massagno ha un nuovo parco

«Se non avessi su la mascherina vedreste un gran bel sorriso, perché oggi festeggiamo un momento importante». È con queste parole che il sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti ha introdotto oggi la conferenza stampa di presentazione del complesso residenziale «Radice» di Swiss Life e, soprattutto (su questo era il focus) del rinnovato parco pubblico da diecimila metri quadrati adiacente agli edifici, chiuso per decenni e ora finalmente a disposizione della popolazione.
Un iter spedito
Come ricordato da Bruschetti, quanto oggi è davanti agli occhi di tutti viene da lontano, da un Piano regolatore in vigore nel 1997 che per la proprietà ex Nessi affacciata su via Lepori - proprietà che ospitava una villa, una casa colonica e un grande giardino privato abbandonati e in decadenza da tempo - prevedeva il seguente principio (riformuliamo): chi vuole costruire qui deve occuparsi anche del verde e, benché sia su proprietà privata, rimetterlo a disposizione della popolazione. Il risultato è uno sforzo concordato fra il promotore immobiliare Swiss Life, il Comune e il Cantone che ha portato alla creazione di tre nuovi edifici fra i 18 e i 30 metri d’altezza e di 167 appartamenti, per un investimento di 67 milioni di franchi e tre anni e mezzo di cantiere. Un progetto che, secondo Bruschetti, è andato spedito perché largamente condiviso: «Il progetto ha incontrato una sola opposizione, risolta prima che venisse tramutata in ricorso». Merito anche dell’approccio «svizzero tedesco» alla costruzione, nelle parole del progettista Remo Leuzinger, vale a dire incontrando i vicini prima di partire con i lavori per illustrarglielo. Qualcosa che l’Ente pubblico è tenuto a fare, mentre per il privato tale obbligo non c’è.
Soluzione «win-win»
Un iter così spedito, tuttavia, non era scontato, anche perché il progetto si basa su un’importante deroga negoziata con il Cantone: l’altezza degli edifici. A Piano regolatore l’altezza alla gronda massima era di 13 metri, ma il costruito è alto anche tre volte tanto. Ciò è frutto di una precisa scelta: sfruttare le possibilità edificatorie andando in alto, in modo da occupare meno suolo e lasciare più spazio al nuovo parco privato a uso pubblico: «Credo sia uno dei pochi esempi in Ticino di una collaborazione fra pubblico e privato che ha portato benefici a entrambi», ha sottolineato Leuzinger.
Dal «lei» al «tu»
Il beneficio, per il Comune di Massagno, è il nuovo parco a uso pubblico. A progettarlo è stata l’architetto paesaggista Sophie Ambroise di Officina del paesaggio, che già si era occupata ad esempio dell’apprezzata rinaturazione della foce del Cassarate a Lugano. Ambroise ha ricordato come sia stata coinvolta sin dalle prime battute con l’architetto di Swiss Life Silvia Salvador e con Implenia, l’impresa totale che si è occupata della costruzione, e come la collaborazione sia stata proficua: «Nella mia esperienza si inizia un cantiere dandosi del tu e lo si finisce dandosi del lei. In questo caso si è iniziato dandosi del lei e si è finito dandosi del tu».
A caratterizzare la nuova area pubblica sono tre «nidi», tre strutture in legno che evocano l’idea del chiostro, costruiti con listelli di castagno intrecciati e filo di ferro zincato. Sono inoltre stati preservati diversi alberi a carattere monumentale già presenti in loco. Oltre a ciò il parco è dotato di un parco giochi per i più giovani, di varie zone di sosta, di un frutteto e di undici orti urbani che verranno dati in concessione con priorità ai cittadini di Massagno.
Il parco è percorribile da sud a nord e da est a ovest al fine di integrarlo con la rete di percorsi ciclabili e pedonali che collegheranno il quartiere con il progetto della Trincea ferroviaria. I percorsi permettono inoltre di collegare la zona delle 5 vie con quella di Cappella 2 mani, così come via Guisan con il centro.
Venti a pigione sostenibile
Al momento, afferma Silvia Salvador, all’incirca un terzo degli appartamenti del complesso residenziale «Radice» sono stati affittati, e il Comune di Massagno ha messo gli occhi su venti di loro. O meglio, come spiegato dal sindaco Bruschetti, Massagno sta dialogando con Swiss Life e l’amministratore di condomini Livit affinché venti di essi possano essere a pigione sostenibile a favore di famiglie massagnesi, rispondendo così ad alcune richieste in questo senso giunte dai banchi del Consiglio comunale.