Orfana del mercatino natalizio, Locarno punta su Piazza Grande

«L’assurdo è che se avessimo organizzato il mercatino di Natale su più giorni, almeno cinque, non avremmo avuto disposizioni anti-COVID così restrittive. Ma queste sono le regole e non potevamo «blindare» la Città Vecchia per controllare i COVID-Pass a tutti i visitatori: ci sono una quindicina di accessi...». Emanuele Patelli, vicepresidente della Pro Città Vecchia, è naturalmente dispiaciuto per il forfait che l’associazione che rappresenta ha dovuto dare anche quest’anno – dopo il 2020 pandemico – all’allestimento del tradizionale Mercatino di Natale a Locarno previsto per martedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione. Anche il sindaco Alain Scherrer si dichiara deluso per l’annullamento dell’evento: «Proprio in occasione delle manifestazioni natalizie, così come altri Comuni, abbiamo chiesto agli Enti locali di fornirci un vademecum. Effettivamente per un’unica giornata di mercatino natalizio è richiesto il COVID-Pass, oltre ai limiti di visitatori che non devono superare le 500 unità per essere esenti dai controlli. Abbiamo informato gli organizzatori, convenendo con loro che era impossibile controllare tutti gli accessi della Città Vecchia. Abbiamo proposto in alternativa la Rotonda, che poteva offrire un sistema di controllo degli ingressi più attuabile, ma la Pro Città Vecchia ha apprezzato e però ha declinato l’invito», dice Scherrer. «Il Mercatino di Natale è nato e ha continuato la sua tradizione per ravvivare e valorizzare il centro storico, con luci, colori, bancarelle. Con tutto il rispetto, il mercatino alla Rotonda sarebbe stato un’altra cosa», sottolinea Patelli. Che conferma inoltre come la Pro Città Vecchia abbia già cominciato a rimborsare i 160 espositori che si erano annunciati versando la quota di partecipazione.
Massimo 500 visitatori
La Sezione degli enti locali ha specificato che i mercatini natalizi sono di regola considerati manifestazioni e in quanto tali sottostanno alle relative regole: se si svolgono al chiuso vige l’obbligo di certificato COVID, mentre se si tengono all’aperto tale obbligo non sussiste fino ad un massimo di 500 visitatori sull’arco della giornata con un limite di 2/3 della capienza degli spazi. L’offerta di ristorazione nella forma di take-away è consentita, ma le consumazioni non possono avvenire stazionando presso il luogo di mescita. Qualora vi siano punti di ristoro di diversa tipologia (quali ad esempio casette-ristorante, con posti in piedi e a sedere per la consumazione), negli stessi vanno applicate le disposizioni gastro in vigore per bar e ristoranti con la separazione fra gruppi. Eccezioni sono previste unicamente per i mercatini che durano più di cinque giornate, che non sono considerati quali manifestazioni, bensì sono assimilati a fiere, mercati settimanali e sagre, che non sottostanno all’obbligo di certificato COVID.
Si aspetta Locarno On Ice
Martedì 8 dicembre, tra l’altro, i negozi resteranno aperti e l’assenza del mercatino non è salutata positivamente. «È una manifestazione che porta movimento e tanta gente in Città Vecchia ma non solo – sottolinea Giovanni Caroni, presidente della Società Commercianti, Industriali e Artigiani del Locarnese -, quindi dispiace che non ci sia questa occasione per vivacizzare il centro in una giornata festiva. Ci rifaremo con Locarno On Ice che, anche se in forma ridotta, quest’anno verrà riproposta», evidenzia Caroni.
In effetti i lavori di allestimento di Locarno On Ice sono in corso in piazza Grande. Come anticipato dal CdT, quest’anno i locarnesi non resteranno più orfani della pista, delle luminarie, delle casette gastronomiche e degli igloo-bar. Dal 2 dicembre al 9 gennaio, dunque, il salotto cittadino riproporrà le magiche atmosfere natalizie che l’hanno caratterizzato negli ultimi 15 anni. La pista per pattinare, considerata struttura sportiva, sarà accessibile a tutti senza COVID-Pass. Così anche il villaggio natalizio sarà fruibile liberamente senza condizioni. Tutt’altra storia per gli interni, cioè gli igloo, che sottostanno alle regole per gli spazi chiusi della ristorazione e dove vigerà l’obbligo del certificato vaccinale.