Palacongressi, un jolly che ha la pelle dura

Primavera 2012. Con una mozione, il PLR di Lugano propone di demolire il Palazzo dei congressi per valorizzare Villa Ciani, dato che convegni e concerti – si pensava allora – migreranno rispettivamente nel futuro polo al Campo Marzio – che è futuro anche oggi – e al LAC. Era più che altro una provocazione, uno spunto per dibattere, ma all’edificio costruito nel ‘75 su progetto dello studio Otto e Associati ha portato una discreta fortuna. Non solo il buon vecchio Palacongressi non è stato ridotto in polvere, ma ha continuato ad accogliere eventi e si è ritagliato un ruolo di «jolly» che probabilmente gli varrà diversi altri anni di attività. Un ruolo, quest’ultimo, che emerge dalle osservazioni del Municipio su una mozione del 2017 del Centro – al tempo PPD– che chiedeva un concorso di idee per pianificare il futuro della struttura. L’Esecutivo, in sintesi, ha risposto cheun concorso non serve, perché il Palacongressi potrà affermarsi come un centro civico complementare al futuro polo congressuale e destinato alle realtà locali (fiere piccole e medie, assemblee di partiti, eventi di associazioni, seminari, saggi scolastici, consegne di diplomi, ecc.) che non potranno trovare spazio al Campo Marzio. Inoltre, il Palacongressi è complementare al LAC: non ha la stessa acustica e nemmeno la stessa raffinatezza, ma per alcune organizzazioni può essere un’ottima opzione. «Quando ha aperto il centro culturale – ricorda la responsabile del Dicastero immobili Cristina ZaniniBarzaghi – si credeva che al Palacongressi non ci sarebbe stato più nulla, invece il suo calendario è sempre fitto». Viene però da chiedersi quale sia lo stato di salute del complesso, che non è più giovanissimo. «Negli ultimi anni abbiamo investito una quindicina di milioni per il suo ammodernamento» spiega sempre la municipale. «Non è il progettone da trentacinque milioni che era stato ipotizzato in precedenza, ma gli interventi effettuati permetteranno allo stabile di essere operativo ancora per diversi anni».
Accanto ad esso, tra l’altro, ci sono altri due jolly: l’ex asilo Ciani – recentemente rimesso a lucido e la cui inaugurazione è prevista nelle prossime settimane – e Villa Ciani. Quella Villa Ciani che alcuni volevano e magari vogliono ancora valorizzare rinunciando al Palazzo dei congressi, e ricreando quel grande verde che c’era tanti anni fa. «Sarebbe bello ripristinare quel pezzo di parco – dice Zanini Barzaghi – ma non è una prospettiva attuale, e comunque è difficilmente realizzabile. Oggi là abbiamo un autosilo e diversi locali interrati ampi. E demolire una struttura del genere costerebbe parecchio. Penso piuttosto che il Palacongressi, che non è un granché bello, si possa migliorare. Ad esempio integrandolo di più con il parco».