Parco Camoghè vicino al conto alla rovescia

Nei primi mesi dell’anno prossimo i sette Comuni che fino a oggi hanno guardato con interesse al progetto del Parco naturale regionale del Camoghè - Bellinzona, Cadenazzo, Capriasca, Isone, Monteceneri, Lugano, Ponte Capriasca - decideranno se continuare o meno con il processo di candidatura del Parco all’Ufficio federale dell’ambiente. A fornire queste informazioni al CdT è Franco Voci, presidente dell’Ente regionale di sviluppo (ERS) del Luganese, precisando alcune indicazioni sullo stato di avanzamento del progetto (sostenuto dall’ERS del Luganese così come dall’ERS Bellinzonese e Valli) apparse nel rapporto d’attività 2024 dell’ERS Luganese consegnato ieri alla stampa.
«I sette Comuni interessati hanno ricevuto in queste settimane le conclusioni del secondo studio di fattibilità sul Parco condotto nel corso di quest’anno - puntualizza Voci -. Ora, hanno quindi in mano le informazioni necessarie per decidere se avanzare o meno con il processo di candidatura da sottoporre all’Ufficio federale dell’ambiente entro il primo trimestre del 2028. Da parte mia mi auguro che possano decidere di continuare in quanto il Parco rappresenta un’occasione unica per valorizzare in modo sostenibile un’area di grande pregio, caratterizzata da paesaggi diversificati, elevata biodiversità e un ricco patrimonio culturale e uno strumento di sviluppo economico concreto».
Passo dopo passo - il primo studio di fattibilità è del 2023 - stanno insomma per concludersi le valutazioni e le analisi sulle potenzialità del Parco quale strumento per lo sviluppo economico e turistico sostenibile della regione. Detto altrimenti, dopo molti anni (è dal 1994 che se ne parla) il conto alla rovescia è davvero iniziato. Tra pochi mesi si saprà insomma chi continuerà a volere il Camoghè e in che modo intenderà mettersi in gioco. Tutto questo sapendo che con lo studio di fattibilità del 2023 è stato possibile identificare gli obiettivi del Parco, definire il percorso verso la candidatura con le principali tappe e tempistiche, nonché ottenere una prima stima dei costi. Nel 2024 è stato inoltre definito il perimetro di massima di progetto. I sette Comuni coinvolti hanno insomma in mano tutte le carte per decidere. Già, ma cosa faranno? Continueranno o faranno marcia indietro? Rispondere ora è impossibile. Non resta che attendere i prossimi mesi.
L’attività del 2024
Intanto, l’ERS del Luganese, rendendo pubblico il suo bilancio d’attività 2024, anche l’anno scorso ha continuato «a supportare i Comuni in modo concreto ed essere al loro fianco su numerose tematiche di interesse», si legge nel rapporto. Il raggiungimento di traguardi quali «la definizione del perimetro di massima del Parco naturale regionale del Camoghè, con l’adesione dei Comuni coinvolti allo studio di fattibilità, il lancio dell’App «I tesori delle vette del Ceresio» e del portale «LuganeseSport» - si rileva - sono un ottimo esempio dell’importante ruolo che come Ente svolgiamo affinché la nostra sia una regione sempre più attrattiva e viva, da molteplici prospettive».
Nel concreto l’anno scorso sono stati 24 i progetti sostenuti con 493 mila franchi, mentre sono stati di 2,9 milioni di franchi gli investimenti preventivati. Tutti progetti che «vedono la partecipazione di molteplici attori e richiedono un importante lavoro di gestione, coordinamento e messa in rete», si sottolinea, prima di aggiungere: «nel 2024 siamo stati impegnati in particolare su 7 progetti regionali e sovra regionali, che hanno coinvolto un totale di circa cento attori tra enti, istituzioni e partner locali».
