Bellinzona

Parco fluviale, la seconda tappa si fa più vicina

Attesa per la prossima primavera la pubblicazione dei piani definitivi per il comparto Boschetti tra Sementina e Gudo
Alveo allargato e nuovi isolotti di sabbia e ghiaia: così apparirà il tratto del fiume Ticino dopo i lavori di rinaturazione. © Dipartimento del territorio
Spartaco De Bernardi
30.12.2021 06:00

Restituire ai bellinzonesi il loro fiume. L’obiettivo che si intende perseguire con la realizzazione del Parco fluviale Boschetti-Saleggi pare proprio già esser stato raggiunto. Anche se è stata portata a compimento solo la prima tappa del mega-progetto da 80 milioni di franchi promosso dal Consorzio correzione fiume Ticino e dalla Città in collaborazione con il Cantone e la Confederazione: quella ritenuta una sorta di prova generale e che ha visto la creazione di insenature e nuove rampe di accesso al fiume nel comparto del ponte della Torretta. Prima tappa che, dicevamo, è molto apprezzata dalla popolazione, tornata a frequentare assiduamente la zona della golena sia nella bella stagione, sia in queste giornate invernali. Ciò che è indubbiamente un buon viatico per la prosecuzione del progetto. «La pubblicazione dei piani riguardanti il progetto definitivo per il comparto Boschetti, che nel frattempo è stato ottimizzato per quanto attiene al riordino delle linee elettriche che attraversano la zona, è prevista nella primavera del 2022», rileva Edgardo Malè, presidente del Consorzio correzione fiume Ticino. «Contiamo di ottenere la licenza entro la fine del prossimo anno così che nel 2023 potremo approntare i piani esecutivi». Se non vi saranno intoppi i lavori potranno iniziare nel 2024 o, al più tardi, nel 2025.

Un paradiso per la fauna locale

Approfittando degli interventi idraulici che si rendono necessari per ridurre l’erosione dell’alveo con la conseguente messa in pericolo della stabilità degli argini, il progetto del Parco fluviale consentirà come detto di creare nuovi ambienti naturali dove potrà prosperare la fauna locale, nonché rendere più fruibili da parte della popolazione le aree golenali. Gli interventi previsti nel comparto Boschetti, nell’area compresa tra i quartieri di Sementina e Gudo, contemplano l’allargamento del letto del fiume per contrastare il costante abbassamento dell’alveo (un metro negli ultimi 100 anni) e ridurre i rischi di esondazione legati alle piene. Sempre in tema di sicurezza è poi prevista la formazione di una pozza che fungerà anche da riserva d’acqua da cui attingere in caso di incendi boschivi. Altro punto forte del progetto è la creazione di isolotti costituiti da banchi di sabbia e ghiaia che formeranno un habitat ideale per la fauna ittica. E a proposito di fauna, segnatamente quella che popola i boschi, nella zona Amorosa-Sasso-Chierico è pianificata la costruzione di una galleria artificiale il cui tetto fungerà da corridoio ecologico permettendo il passaggio in sicurezza degli animali tra il versante montano ed il piano. Il costo stimato per l’insieme di questi interventi si aggira attorno ai 40 milioni di franchi e, come per l’intero progetto del Parco fluviale, sarà coperto nella misura di almeno l’80% dalla Confederazione.

Tutti i tasselli al posto giusto

Terza ed ultima tappa del Parco fluviale è quella riguardante il comparto Saleggi. La pianificazione dei lavori seguirà a ruota quella appena descritta tra Sementina e Gudo. E sarà coordinata agli altri progetti che si stanno sviluppando per quell’ampia porzione di terreno a sud del centro cittadino. Su tutti quello del futuro ospedale regionale della Saleggina. La sua edificazione è prevista sui terreni che Armasuisse cederà al Cantone quando sarà conclusa la procedura relativa alla variante di Piano regolatore intercomunale. Variante che si rende necessaria per compensare la perdita di terreno agricolo a Pollegio che verrà utilizzato dall’esercito per l’istruzione militare oggi svolta proprio alla Saleggina. Questa complessa operazione consentirà anche di preservare l’ex Infocentro AlpTransit, che sarà acquistato dal Cantone ed in seguito destinato ad uso polivalente. Ma torniamo al progetto del Parco fluviale grazie al quale, sempre per quanto riguarda la zona dei Saleggi, il futuro ospedale sarà immerso in una vera e propria oasi verde. Oltre agli interventi legati alla sicurezza, è prevista la creazione di aree che consentiranno di riavvicinare la città al suo fiume. Ciò con la costruzione di passerelle, di piattaforme e di rampe che daranno accesso alle acque. Non mancherà poi la possibilità di compiere passeggiate e di praticare altri sport. Il progetto contempla inoltre la costruzione di una passerella in legno che attraverserà una zona naturale protetta ricollegandosi alle infrastrutture esistenti e al vicino comparto Boschetti. Verranno inoltre realizzati un belvedere ed un nuovo ponte sul riale Sementina.