Parco nazionale del Locarnese, il Governo vuole fare chiarezza

A pochi giorni dalla votazione il Consiglio di Stato ha voluto precisare alcuni aspetti legati all'importante progetto
Red. Online
30.05.2018 16:45

BELLINZONA - Manca ormai solo una dozzina di giorni alla votazione popolare sul tanto discusso Parco nazionale del Locarnese. In vista dell'importante appuntamento con le urne, il Consiglio di Stato (CdS) ticinese, in una nota diffusa mercoledì pomeriggio, ha voluto chiarire alcuni aspetti legati al progetto. Innanzitutto il Governo tiene a fare alcune premesse nelle quali precisa che "la regione e il progetto Parco nazionale del Locarnese dispongono di un alto potenziale" da un punto di vista ambientale, turistico e socioeconomico. Il CdS sottolinea inoltre che la creazione di questo progetto è "un processo che ha richiesto molto tempo e un lungo e complesso lavoro di negoziazione per costruire un progetto condiviso (...) al fine di conciliare al meglio i requisiti legali e le esigenze delle comunità locali". Fatte questo premesse il Consiglio di Stato nel comunicato ritiene poi necessario precisare alcuni aspetti in particolare. Aspetti che riprendiamo e pubblichiamo nella loro integralità qui sotto. 

Il ruolo del CantoneIl Cantone verifica le basi legali del parco, ne fissa i requisiti geografici, gli obiettivi e le regolamentazioni negli strumenti pianificatori cantonali. Partecipa, inoltre, al finanziamento del parco nelle varie fasi e trasmette alla Confederazione la domanda di attribuzione del marchio "parco nazionale".

Le basi giuridiche del parco Le basi legali federali (Legge sulla protezione della natura e del paesaggio, Ordinanza sui parchi d'importanza nazionale) costituiscono un quadro generale che deve essere adattabile alle caratteristiche e alle esigenze delle regioni che si candidano per diventare parco. L'applicazione diretta delle regole e la messa in opera degli obiettivi del parco avvengono nell'ambito del diritto cantonale e comunale. Concretamente, nel caso del Parco nazionale del Locarnese, ciò è garantito a livello di Piano direttore cantonale con un aggiornamento della Scheda P5, con l'adozione di un piano di utilizzazione cantonale per le zone centrali e con la Carta del parco. Questi tre strumenti coordinati sono definitivi e a disposizione della popolazione per la votazione del 10 giugno 2018. In seguito, la Confederazione potrà decidere se attribuire o meno il marchio "parco nazionale" per un periodo di 10 anni, ma non potrà modificare le disposizioni contenute negli strumenti del diritto cantonale e comunale.

Le zone del parco nazionale Il progetto Parco nazionale del Locarnese è costituito da una zona centrale e da una zona periferica che normalmente la circonda. La prima, che è suddivisa in più aree distribuite sul territorio del parco, determina dei vincoli e delle restrizioni di utilizzo che sono definiti nel piano di utilizzazione cantonale e nella Carta. Non esistono e non sono previste altre zone (cuscinetto o di transizione) tra la zona centrale e la zona periferica per il Parco nazionale del Locarnese. In caso di approvazione del parco non saranno nemmeno istituite zone di tranquillità per la fauna selvatica all'interno del suo perimetro.

Nella zona periferica non cambia nulla Secondo la legislazione sui parchi e soprattutto in base al Piano direttore cantonale, la zona periferica di un parco nazionale non determina nessuna restrizione di utilizzazione rispetto a quelle attuali. Pertanto in questa zona del parco si applicano le procedure pianificatorie, edilizie e di autorizzazione già oggi in vigore. La valorizzazione e la promozione dell'uso sostenibile delle risorse è perseguita mediante una politica di incentivi concordata con gli enti.

Esito della votazione, criteri per ottenere il riconoscimento del marchio L'esito della votazione popolare del prossimo 10 giugno sul Parco nazionale del Locarnese sarà determinante per la realizzazione di questo progetto per i prossimi 10 anni. Ciò sarà naturalmente possibile se la popolazione dei Comuni coinvolti aderirà al parco. In caso di mancata adesione da parte di uno o più Comuni, Confederazione, Cantone ed ente responsabile del parco dovranno valutare se saranno ancora soddisfatti i requisiti territoriali richiesti dalla legislazione federale per l'ottenimento del marchio "parco nazionale".

Rispetto del processo democratico Le basi legali che definiscono i parchi d'importanza nazionale stabiliscono un principio fondamentale per il conferimento del marchio "parco svizzero": il coinvolgimento delle popolazioni locali attraverso un processo partecipativo e democratico. Il risultato della votazione del 10 giugno sarà pertanto inequivocabile e determinante. Non è intenzione del Cantone, nel rispetto del principio sopra accennato, forzare l'adesione di un Comune al parco nel caso in cui il consenso della popolazione non fosse dato. Si precisa, a scanso di equivoci, che non sussistono in ogni caso le basi legali per un'adesione "coatta" di Comuni.