Pauzella e mondo equestre, i promotori ci riprovano

Dici Pauzella e, d’istinto, non pensi solo alla collina che si estende sopra Novazzano. Il primo pensiero va, storicamente, al mondo equestre. Il binomio Pauzella e cavalli è conosciuto, internazionalmente. Basta una veloce ricerca in rete per trovare le immagini di un cine giornale svizzero del 1968 il quale racconta le gesta dei cavallerizzi nel rinomato Gran Premio Riri vinto da Arthur Blickenstorfer e da Monica Bachmann, ovviamente andato in scena alla Pauzella, nell’allora centro ippico. Oggi, in quell’area, sono presenti un’azienda agricola e la Piccola Scuderia, quest’ultima attività a conduzione familiare che si rinnova da ormai quattro generazioni.
Oltre a queste realtà presto potrebbe aggiungersene un’altra. Da qualche giorno sono infatti state (ri)posate le modine le quali indicano, sul terreno, l’imminente progetto. L’intenzione – già palesata nell’ottobre del 2022 – è quella di realizzare un centro equestre sportivo, un po’ più piccolo rispetto a quello immaginato due anni fa. Nei disegni aggiornati – la domanda di costruzione è stata pubblicata all’albo comunale di Novazzano negli scorsi giorni – vi sarà comunque spazio per un edificio di oltre 100 metri di lunghezza (115,4 per l’esattezza), oltre a un ampio campo coperto (che sarà alto quasi 10 metri). Nella relazione tecnica è stato inoltre annunciato che la tecnologia costruttiva passerà da una costruzione in legno e vetro a un nuovo sistema prefabbricato in calcestruzzo e vetro. Tecnicamente, il progetto «mantiene comunque il proprio concept originale che suddivide le facciate in elementi verticali alternati tra pieni e vuoti», ovvero un richiamo o una rappresentazione delle aree boschive circostanti, con particolare riferimento alla verticalità dei fusti dei vari alberi presenti a pochi passi.
Un’area didattica
L’edificio che sorgerà alla Pauzella è stato pensato per ospitare più attività. Lo indica l’istante, la Horse Stables SA con sede a Lugano. Da un lato verranno creati gli spazi di scuderia che comprendono 14 «big box etologici», le aree di servizio, cura, lavaggio e selleria oltre a una struttura esterna circolare per la movimentazione quotidiana dei cavalli.
L’altro lato dell’edificio, invece, ospiterà la club-house che comprenderà l’area didattica interna. «L’intervento – si specifica nella documentazione – continua a porsi l’obiettivo di ricercare un’unione tra il tema del benessere etologico dei cavalli ospitati e quello divulgativo e didattico scolastico di interesse pubblico proposto per la scuola primaria». Da quest’idea, si apprende, nasce dunque la «scuderia didattica», struttura «in grado di ospitare in maniera programmatica gruppi di studenti in visita didattico-informativa». Stando alle intenzioni il programma didattico «prevederà quindi una cadenza periodica di visita» che potrà contare pure su laboratori attivi i quali faranno parte di un itinerario di visita del nuovo centro equestre etologico (ossia votato al rispetto delle esigenze comportamentali dei cavalli ospitati in un ambiente che garantisca loro il miglior benessere possibile con accorgimenti all’avanguardia).
Per quel che riguarda il lato prettamente tecnico, infine, il centro equestre avrà sette parcheggi (uno per disabili). L’edificio potrà contare su una produzione integrata di energia da fotovoltaico, mentre la climatizzazione estiva e invernale sarà prodotta da un sistema di pompe di calore.