Pedalare in tutta sicurezza con lo sguardo sulle Bolle

Pedalare in tutta sicurezza tra Quartino e Magadino senza doversi più preoccupare delle auto che vi sfrecciano accanto a tutta velocità, ma potendo ammirare le bellezze paesaggistiche delle Bolle. Lo si può fare da qualche giorno lungo il percorso ciclopedonale di 2 chilometri e 200 metri inaugurato ufficialmente oggi, giovedì, dagli allievi dell’Istituto scolastico del Gambarogno, segnatamente delle sedi di Cadepezzo e Quartino. Ad accompagnarli, anche loro in sella ad una bicicletta, il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann, il presidente del Consiglio di Stato nonché direttore incaricato della Divisione delle costruzioni Norman Gobbi ed il sindaco Gianluigi Della Santa. «Il percorso che inauguriamo oggi è un regalo enorme ai residenti ed anche ai turisti», ha sottolineato il sindaco. «È un abito su misura per il Gambarogno - ha aggiunto - proprio per la sua vocazione di ospitalità caratterizzata dal rispetto ambientale, dalla vicinanza al territorio, ai suoi paesaggi di lago e di montagna, lontano dal turismo di massa. Partire da casa in bicicletta, percorrere il Piano, visitare le Bolle, per proseguire fino al Lido di Magadino, per poi avventurarsi sui percorsi collinari, ecco da oggi la gita di famiglia ideale in tutta sicurezza». E sulla sicurezza che garantisce ai ciclisti il nuovo percorso ha insistito anche Schnellmann, il quale, oltre alla carica di primo cittadino del Cantone, ricopre anche quella di presidente della Federazione ciclistica ticinese.
Responsabilità e libertà
«Le piste ciclabili, come quella del Gambarogno - ha evidenziato il presidente del Gran Consiglio - offrono uno spazio protetto e dedicato, riducendo drasticamente il rischio di incidenti. Consentono inoltre a tutta la popolazione di spostarsi in modo sicuro, dando un senso di responsabilità e libertà, e contribuendo al contempo a mantenersi in forma». Dal canto suo Gobbi si è rivolto direttamente agli allievi delle elementari del Gambarogno, invitandoli ad utilizzare la pista ciclopedonale sia per recarsi a scuola, sia nel loro tempo libero. Una struttura, quella inaugurata oggi, che si inserisce negli obiettivi del Programma di agglomerato del Locarnese di seconda e terza generazione, che prevedono il potenziamento dei collegamenti ciclabili e pedonali nella regione. Il progetto, ha ricordato ancora Gobbi, è il risultato di una stretta collaborazione tra Confederazione, Cantone e Comuni del Locarnese. Il costo totale di tutti gli interventi è pari a circa 7 milioni di franchi, 1,7 dei quali finanziati dalla Confederazione, il resto dal Cantone e dai Comuni del Locarnese secondo quote stabilite.
Attenzione a flora e fauna
Parallelamente alla realizzazione del nuovo collegamento ciclabile si è attuata una riqualifica naturalistica, paesaggistica e di fruibilità della riva lacustre. In particolare sono stati presi i necessari accorgimenti per preservare le componenti faunistiche presenti nelle Bolle di Magadino, con particolare attenzione agli anfibi e ai rettili. Nell’ambito del risanamento completo della strada cantonale sono state posate delle pareti guida fisse per gli anfibi con relativo sottopasso di attraversamento. Sono pure stati potenziati con la posa di alcune pietraie i rifugi invernali ai bordi delle Bolle per una rara specie di rettile presente nella zona, la Natrice tassellata.
Il lavoro continua
L’impegno per incrementare la sicurezza di chi sceglie la bicicletta quale mezzo di trasporto - sia per gli spostamenti quotidiani per recarsi a scuola o al lavoro, sia per svolgere un’attività sportiva o semplicemente per il piacere di farlo - non si ferma con l’inaugurazione della pista tra Quartino e Magadino. Per restare nel Gambarogno, è prevista il proseguimento della ciclopista fino al paese di San Nazzaro. Altri lavori sono programmati in Vallemaggia, dove si realizzerà l’ultimo tratto della pista ciclabile, e a Locarno, con una corsia dedicata alle biciclette lungo via Varenna. L’ampliamento della rete di percorsi ciclabili è programmato nell’intero territorio ticinese: se oggi tale rete si estende su 370 chilometri, ha annunciato Gobbi, entro pochi anni se ne aggiungeranno ulteriori 200 per raggiungere una lunghezza complessiva di 570 chilometri.