Per i funghi una stagione da record

Se ne saranno accorti in molti, i più pigri attraverso i social network, i più sportivi andando direttamente per boschi: quest’anno più che andare a cercar funghi, si va direttamente a raccoglierli. La stagione dei porcini (e non solo), è infatti stata eccezionale. A confermarlo è il presidente della società micologica del Locarnese Michele Scaramella: «Abbiamo avuto dei ritrovamenti molto abbondanti soprattutto a partire da metà agosto fino a circa due settimane fa. In particolar modo di porcini, che rappresentano l’indicatore principale dell’andamento della stagione. In generale abbiamo registrato anche un forte aumento del lavoro dei controllori VAPKO (l’Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi, ndr.). Controllori che sono a disposizione di tutti per certificare la commestibilità dei funghi ritrovati che sono solitamente attivi presso le varie società presenti nel territorio. «Nel nostro caso - spiega Scaramella - ci ritroviamo ogni lunedì alle 20:30 al centro congressi di Muralto: è una buona occasione per farsi controllare dagli esperti i funghi trovati durante la passeggiata della domenica». Vista la stagione eccezionale, chiediamo al nostro interlocutore se hanno notato maggiori controlli da parte delle autorità: «Ho notato con piacere - spiega - che ci sono stati maggiori controlli anche in Ticino. L’aumento delle multe registrato quest’anno è naturalmente legato all’aumento dei controlli. Noi da anni ne auspichiamo sempre di più. Spesso si parla di patentini o permessi per raccogliere funghi, una questione complessa, ma personalmente credo che la limitazione di tre chili al giorno sia sufficiente per prevenire le razzie. È necessario però fare i controlli; non serve a nulla mettere il cartello dei 30 chilometri orari in una strada se poi il conducente ha la certezza che non verrà mai pizzicato da un radar in quel punto. Come già oggi accade nei Grigioni, se si sparge la voce che anche in Ticino non la fai più franca, la gente, compresi i nostri amici della vicina penisola, faranno sicuramente più attenzione». E proprio riguardo alle infrazioni, Scaramella precisa di non averne notate nei boschi, ma soprattutto sui social network: «In molti pubblicano le foto del bottino. Abbiamo notate delle tavolate di funghi abbastanza abbondanti. Però - precisa - non si può mai sapere, magari la fotografia ritrae il raccolto di più persone.
I pizzicati

A confermare l’eccezionalità della stagione è anche il numero di infrazioni registrate, come ci spiega Filippo Lafranchi, collaboratore scientifico dell’Ufficio della natura e del paesaggio: «Per il momento (stato al 18 settembre) sono 35 le segnalazioni che abbiamo ricevuto. Un numero molto alto rispetto agli scorsi anni». La maggior parte delle infrazioni, precisa Lafranchi, sono state registrate nel Luganese (14), nel distretto di Blenio (8) e di Leventina (8). Molte di meno invece quelle nel Locarnese (3), nel Bellinzonese (1) e in Vallemaggia (1)». La multa massima gistrata? «Quest’anno è stata di 400 franchi, che corrisponde, in funghi, a un bottino di 10 chili». Insomma, visti i numerosi controlli, «fungiatt» avvisato, mezzo salvato.