Prospettive

Per la Lugano-Ginevra spunta il «Piano P»

L’idea, se non si troveranno compagnie disposte a farlo, è quella di collegare Agno a Cointrin con dei piccoli velivoli della Pilatus
In California il PC-12 è usato dalla Surfair per voli tra San Francisco e Los Angeles.
Paolo Gianinazzi
17.05.2019 06:00

AGNO - C’è stato un «Piano A», un «Piano B», un «Piano C» (che stando a nostre fonti sarebbe ancora attivo e ben lungi dall’essere abbandonato) e ora spunta anche un «Piano D», che forse sarebbe il caso di chiamare «Piano P», come Pilatus. Al vaglio dei vertici di Lugano Airport ci sarebbe infatti la possibilità di ripristinare il collegamento tra lo scalo di Agno e quello di Ginevra non con dei tradizionali aerei di linea, ma con dei piccoli Pilatus da 10 posti. L’idea, presentata a Lugano Airport da alcune persone vicine al mondo dell’aviazione elvetica, è quella di utilizzare dei PC-12 che farebbero la spola – e questo fino a 6 volte al giorno, andata e ritorno – tra il Ceresio e il Lemano. Si garantirebbe così la possibilità di «spostare» tra le due città un centinaio di persone ogni giorno (che è poi più o meno la capienza che garantirebbe un aereo di linea, per esempio il Saab 2000 utilizzato quando la tratta era operata dalla fallita Darwin Airline). A garantire il collegamento sarebbe una società elvetica. La proposta, che può suonare strana ai non addetti ai lavori, è in realtà già piuttosto diffusa in altre parti del mondo. In California per esempio il PC-12 è già oggi usato con successo dalla Surfair per voli tra San Francisco e Los Angeles (circa 600 chilometri) e anche a Lugano l’anno scorso (cfr. il CdT del 6 maggio 2018) la Air Dynamic aveva presentato un servizio di flight sharing (aereo condiviso) per voli business offerti a costi relativamente contenuti in grado di collegare il Ticino a nuove destinazioni.

Il modello scelto
Il PC-12 è un aereo executive, monomotore, realizzato dalla svizzera Pilatus (di Stans). Il velivolo è stato progettato negli anni ‘80 e ha volato per la prima volta nel 1991, entrando in servizio nel 1994. Può trasportate tra i sei e i dieci passeggeri ed esiste in sette versioni, alcune anche militari. L’U-28A per esempio è un modello di PC-12 adottato dall’aviazione militare statunitense e che ha compiti di collegamento e trasporto leggero.

Le alternative
Come detto il «Piano P» non è l’unico sul tavolo. Lugano Airport vuole a tutti i costi ripristinare il volo per Ginevra, anche per dare un messaggio politico destinato a chi nello scalo non crede più. Il «Piano A», quello inseguito subito dopo il fallimento di Darwin, intende affidare il collegamento a una compagnia aerea già rodata. Un piano che sembrava aver avuto successo. Dopo aver contattato Swiss, che però ha sempre fatto spallucce, Lugano Airport nel luglio dell’anno scorso aveva trovato un accordo, dopo mesi e mesi di contrattazione, con la compagnia bernese SkyWork. Compagnia però fallita in agosto. Il «Piano B» prevedeva la realizzazione di una sorta di compagnia pubblica gestita direttamente dall’aeroporto (o, secondo qualcuno, dalla Trasporti Pubblici Luganesi). Poi è arrivato il «Piano C» che, come detto, resta valido. L’idea è di affidare il volo alla compagnia aerea zurighese (ma diretta dal ticinese Daniele Cereghetti) Zimex Aviation. Compagnia fondata nel 1969 e conosciuta nell’ambiente soprattutto per offrire i suoi velivoli a organizzazioni umanitarie. Con Zimex la volontà è sottoscrivere un accordo commerciale che in gergo si chiama «ACMI» (aircraft, crew, maintenance, insurance), o wet lease. In sostanza: la compagnia fornirebbe il velivolo, l’equipaggio e si occuperebbe della manutenzione e delle assicurazioni. Lugano Airport invece crerebbe una sorta di «compagnia virtuale» occupandosi della gestione dei voli e della vendita dei biglietti. Zimex negli ultimi anni si è riposizionata sul mercato e ha iniziato ad offrire voli charter. È per esempio attiva all’aeroporto di Berna dove in estate offre collegamenti con l’Isola d’Elba.