Lugano

«Per la scuola investiti 80 milioni in 10 anni»

In occasione del ritorno sui banchi, il capo dicastero, Lorenzo Quadri rassicura: «La Città continua a impiegare importanti risorse finanziarie» - Intanto, i lavori di manutenzione alla scuola montana di Nante si sono conclusi e l’inaugurazione è prevista sabato 13 settembre
©Chiara Zocchetti
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
03.09.2025 21:46

Lugano è una città che non rinuncia alla scuola. Investe, ristruttura e mantiene. Anche se con qualche piccolo sacrificio. Come quello, ricordato oggi nella sede della scuola elementare di Breganzona dal capo dicastero formazione, sostegno e socialità, Lorenzo Quadri, di fare a meno di una settimana fuori sede a Mascengo in Leventina, così come deciso dal Municipio nelle sue prime misure di risparmio finanziario. E a proposito di scuola montana oggi Quadri, presentando il nuovo anno scolastico, ha annunciato che si sono conclusi i lavori di manutenzione straordinaria alla scuola montana di Nante, rimasta chiusa per tutto lo scorso anno scolastico. «Gli interventi hanno riguardato in particolare la realizzazione di una nuova centrale termica a cippato di legno, il rifacimento della pavimentazione del piazzale, diversi lavori interni di manutenzione ordinaria, la messa a norma dell’impiantistica, il collegamento alla canalizzazione comunale con relativo sistema di smaltimento delle acque chiare, e l’installazione di una nuova cucina industriale», ha spiegato il capo dicastero, prima di specificare che la struttura sarà inaugurata sabato 13 settembre con una cerimonia alla presenza delle autorità cittadine e un pomeriggio di porte aperte dedicato agli allievi e alle famiglie.

Per Lugano la scuola continua perciò a essere importante. Ancora Quadri. «Negli ultimi dieci anni la Città ha investito quasi 80 milioni di franchi nell’edilizia scolastica, confermando un impegno costante per il rinnovamento e la valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, a favore della comunità», ha precisato il municipale. A Cadro, ad esempio, si sono conclusi durante l’estate i lavori di sistemazione esterna della nuova scuola dell’infanzia, inaugurata lo scorso anno con quattro sezioni, una mensa e una piazza d’ingresso concepita anche come spazio per eventi di quartiere. Ma a essere pienamente operativo «è anche il nuovo campo in erba naturale, che amplia l’offerta di spazi dedicati al gioco e all’aggregazione, a beneficio della cittadinanza. Inoltre - ha proseguito - è stato rinnovato il parco giochi della scuola dell’infanzia di Villa Luganese».

La volontà della Città a non disimpegnarsi è anche dimostrata «dal voler mantenere la scolarizzazione nei quartieri - ha sottolineato Quadri - perché così facendo si rinsalda il rapporto della cittadinanza con il territorio». È però vero, ha aggiunto, che «bisogna comunque fare i conti con la realtà dei numeri. Numeri che non permettono agli allievi di Bré di frequentare le elementari in paese, ma di recarsi nella sede di Ruvigliana».

Già, gli allievi. I veri protagonisti della scuola. «L’Istituto scolastico di Lugano - è stato evidenziato - nel 2025-2026 accoglie complessivamente 3.267 allievi: di questi, 1.177 frequenteranno la scuola dell’infanzia (media di 17,06 bambini per sezione) e 2.090 la scuola elementare (media di 17,56 alunni per classe)». Le sezioni di scuola dell’infanzia saranno in particolare 69, una in più rispetto all’anno scorso, mentre le classi di scuola elementare saranno 119, cinque in meno rispetto all’anno precedente. «La distribuzione degli allievi - ha indicato Quadri - riflette la conformazione del territorio, con la presenza di piccole sedi (la più piccola quella di Brè con 10 allievi di scuola dell’infanzia) e di altre più grandi (la più grande quella di Viganello con 227 allievi di scuola elementare)».

Allievi, ma anche insegnanti. «Quest’anno ne entreranno in servizio 9 in più, tra docenti titolari di scuola dell’infanzia ed elementare, docenti d’appoggio, di educazione musicale, arti plastiche e di educazione fisica. Inoltre, in collaborazione con il DECS, saranno aperte due nuove sezioni inclusive presso le sedi di scuola elementare di Molino Nuovo e Besso, che si aggiungono alle sezioni già istituite negli ultimi anni (6 alla scuola dell’infanzia e 3 alla scuola elementare)», ha indicato il capo dicastero.