Per Medacta debutto positivo in Borsa

LUGANO - Medacta è entrata con successo nella Borsa svizzera. Il gruppo con sede a Castel San Pietro che produce dispositivi medici ortopedici, è la terza società ticinese ad essere quotata a Zurigo, dopo la Interroll di S. Antonino e la Lastminute.com di Chiasso.
Il prezzo di emissione delle azioni della Medacta è stato fissato a 96 franchi, che valorizza l’azienda a 1,92 miliardi di franchi. Sono stati collocati solo titoli esistenti. La quota di azioni liberamente negoziabili è del 28,5%: in caso di forte domanda la percentuale potrebbe essere portata al 32,8%. In questo modo la famiglia proprietaria Siccardi rimarrà azionista di maggioranza anche dopo l’IPO (initial public offering).
Il titolo subito suscitato interesse degli investitori, dopo avere aperto praticamente a 100 franchi, è salita in pochi minuti a 105,88 franchi, per poi chiudere a quota a 96,10 (+0,10%), in linea con il valore d’emissione.
Il Consiglio d’amministrazione - composto di cinque persone - sarà in futuro composto soprattutto da membri indipendenti. Sono previsti l’ex responsabile delle finanze di Barry Callebaut Victor Balli, il presidente della direzione di Straumann Marco Gadola nonché Philippe Weber, un partner dello studio legale Niederer Kraft & Frey. Gadola dovrebbe però entrare a farne parte solo nel 2020, una volta lasciata la guida del gruppo basilese specializzato negli impianti dentali. La famiglia proprietaria sarà rappresentata da Maria Luisa Siccardi Tonolli e dal fondatore Alberto Siccardi; quest’ultimo sarà il presidente dell’organo di sorveglianza.
Fondata nel 1999, l’impresa ha realizzato l’anno scorso un giro d’affari di 273 milioni di euro (309 milioni di franchi). È presente in dodici Paesi, fra cui Stati Uniti, Giappone e Australia; i prodotti sono distribuiti in 20 nazioni. Medacta dispone di 400 brevetti e dà lavoro a 970 persone.
Nel giorno del suo debutto, il titolo Medacta ha chiuso in attivo. Come giudicare questa performance? Abbiamo rivolto questa ed altre domande a Francesco Siccardi, CEO del gruppo.
«Certamente - risponde - siamo molto soddisfatti della quotazione in generale che segna una nuova fase della storia di Medacta. Avevamo ordini di molto superiori all’offerta da investitori di tutto il mondo. Il rialzo del primo giorno è un chiaro segno che il lavoro sul pricing fatto durante il roadshow con Credit Suisse, Morgan Stanley e i nostri advisor di Rothschild è stato molto ben studiato. Per quanto riguarda il corso dell’azione a lungo termine invece sarà legato alla capacità di Medacta di continuare a crescere in linea con le aspettative del Mercato. Personalmente sono convinto che abbiamo ancora molto spazio per guadagnare quote nell’enorme mercato mondiale dell’ortopedia».
In Borsa il titolo Medacta ha molte caratteristiche che lo rendono appetibile per gli investitori.
«Medacta - spiega Francesco Siccardi - ha un profilo molto interessante per gli investitori sotto vari aspetti. Innanzitutto la sua performance finanziaria è molto solida, dato che è in grado di realizzare ottimi tassi di crescita del fatturato e allo stesso tempo una buona profittabilità. Sotto questo aspetto è quasi unica nel settore. L’altro aspetto giudicato con molto interesse dagli investitori è sicuramente legato al potenziale di crescita che ancora Medacta può esprimere nel breve e medio termine, dato che la quota di mercato mondiale di Medacta è ancora piccola, circa 1-2% a seconda de segmenti che si considera».
«Puntiamo sulla ricerca»
«Un altro aspetto interessante per gli investitori- aggiunge - è sicuramente legato alla cultura aziendale capace di sviluppare con la sua Ricerca e Sviluppo prodotti innovativi in tutti i segmenti in cui opera ed introdurli nei vari mercato attraverso un grosso lavoro di training ai chirurghi in tutto il mondo».
Con l’entrata in Borsa la Medacta pensava di raccogliere 680 milioni di franchi. Questo obiettivo è stato raggiunto?
«Le cifre definitive - nota - si vedranno nei prossimi giorni ma le posso confermare che i nostri obiettivi sono stati pienamente raggiunti. Tra l’altro, le azioni offerte al mercato erano solo secondarie, i proventi saranno quindi gestiti dal nostro family Office che già si occupa degli investimenti familiari diversificati».
Un dato molto positivo è il fatto che la richiesta di azioni da parte degli investitori è stata superiore alla quantità a disposizione per il mercato. Con quali criteri si è proceduto all’assegnazione dei titoli?
«Abbiamo avuto veramente - sottolinea Siccardi - la possibilità di ottimizzare la scelta grazie all’elevata domanda. La precedenza è stata data alla qualità degli investitori sia a livello svizzero che Internazionale. Tengo a sottolineare che la nostra famiglia ha intenzione di mantenere il controllo dell’azienda e non sono assolutamente in programma aumenti di quote disponibili al mercato nè nel breve nè nel medio termine».