Ticino

«Per ora le riserve di sangue sono buone»

La donazione è ammessa e sostenuta da tutte le autorità, ma chi vuole donare dovrà prima chiamare e prendere appuntamento
CdT/Zocchetti
Red. Online
23.03.2020 11:47

«Al momento nel Pese, così come in Ticino, le riserve sono buone e la risposta positiva dei donatori è molto incoraggiante». Parola di Mauro Borri, direttore operativo del Servizio trasfusionale CRS della Svizzera italiana. «Attualmente registriamo a livello nazionale circa il 20-30 % in meno di donazioni di sangue. Seppure una parte dell’attività chirurgica elettiva è stata rimandata, rimane pur sempre un certo numero di pazienti che richiedono una terapia trasfusionale». Il servizio trasfusionale sta monitorando e coordinando la situazione che «al momento non appare preoccupante».

Per non impattare sulle strutture ospedaliere dell’Ospedale Civico e Cardiocentro molto sollecitate in questo momento, da oggi, lunedì 23 marzo, la sede di donazione Lugana sarà trasferita presso il Centro Professionale Tecnico di Lugano-Trevano. Per le sedi di Locarno e Bellinzona, più indipendenti dalle strutture ospedaliere, al momento non sono previsti cambiamenti.

Per garantire la corretta distanza di sicurezza tra le persone e diminuire il numero di donatori presenti nelle strutture, tutte le donazioni nelle sedi e nelle azioni esterne saranno effettuate solo su appuntamento telefonico. Durante un piccolo colloquio telefonico, così come all’entrata della sala donazioni, verrà valutato lo stato di salute di ognuno in modo di evitare l’affluenza di persone a rischio o malate. Un numero telefonico apposito è stato introdotto, lo 091 960 26 06, così come un indirizzo mail [email protected] , per fissare appuntamenti in tutte le sedi. Al momento attuale si favorisce l’afflusso di donatori già registrati, mentre si chiede ai nuovi interessati di avere pazienza e restare pronti in un momento più favorevole. Le persone sopra i 65 anni di età, sono al momento escluse.

Infine, si legge nella nota, «chiediamo ai nostri donatori di non presentarsi per le donazioni senza aver fissato un appuntamento, ciò per garantire la loro sicurezza così come quella del nostro personale».