Pregassona

Per realizzare il parco Viarno manca ancora un dettaglio

Bisogna definire esattamente la grandezza e l’interesse pubblico dei nuovi edifici
Il prospettato edificio su via Guioni.
Federico Storni
19.12.2022 06:00

Se è noto dallo scorso giugno che realizzare il Parco Viarno a Pregassona comporterà un esborso per le casse cittadine di oltre 20 milioni di franchi, forse meno noto è che le basi pianificatorie per fare quello che si immagina - «Un giardino per la Città», il progetto dello studio Westpol Landschafts Architektur di Basilea (capofila) e dello studio di architettura Demattè Fontana Architekten di Zurigo che ha vinto il concorso d’architettura - al momento non ci sono. Almeno non del tutto.

L'orangerie e il nuovo centro

Non che la Città non ci avesse provato, a porle. Ci lavora da oltre un decennio e vi è in gran parte riuscita. Tanto che nel 2018 una variante di Piano Regolatore è cresciuta in giudicato. Restava però da chiarire ancora un punto sulle superfici edificabili: un privato aveva fatto ricorso con successo, sostenendo in sostanza che l’interesse pubblico per nuove edificazioni non fosse sufficientemente provato.

Ora, a mente del Municipio e di un preavviso cantonale favorevole, lo è. Ci ha pensato proprio il progetto «Un giardino per la Città» a sostanziarlo. Da un lato esso prevede infatti una cosiddetta «orangerie» a servizio della villa rossa (un edificio leggero che ospiterà un ristoro pubblico), dall’altro una nuova edificazione su due piani affacciata su via Guioni (che verrà chiusa al traffico nella sua parte terminale). Edificio che ospiterà le strutture di servizio del parco (posteggio pubblico, magazzini e deposito) e contenuti di carattere culturale e aggregativo (sala multiuso per eventi, sale modulari che potranno ospitare incontri di associazioni e gruppi culturali/ricreativi e i rispettivi servizi).

Due temi connessi

Ciò significa che il Consiglio comunale dovrà chinarsi su due temi riguardanti il futuro parco - che sarà il secondo più grande della Città - nelle prossime sedute. La nuova base pianificatoria e la richiesta di fondi per realizzarlo (da notare che -a distanza di sei mesi dal messaggio municipale - non vi sono ancora i rapporti commissionali).

Aperto o chiuso la notte?

Intanto, dalle carte legate alla pianificazione, emerge un possibile tema futuro: parco aperto o chiuso la notte? Una risposta non c’è ancora, ma di certo la Città intende dotare di cancelli i sei futuri ingressi e installare un sistema di videosorveglianza.

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