Per un pugno di parcheggi: scontro sulla stazione del futuro

LUGANO - Sarà una lotta all’ultimo posteggio quella di lunedì in Consiglio comunale a Lugano. Ruota tutto attorno alla richiesta di credito di 544 mila franchi per la progettazione definitiva del nuovo nodo intermodale alla stazione FFS di Lugano che prevede, tra le varie cose, la costruzione di un terminal dei bus al posto dell’odierno parcheggio ex Pestalozzi e la realizzazione di un nuovo autosilo. Posteggi che vanno, posteggi che vengono. Alla fine quale sarà il saldo? È proprio questo il punto. Il progetto di massima del 2005 ne prevedeva 600, ma nel frattempo di cose ne sono cambiate: sono stati potenziati il trasporto pubblico e la rete TILO ad esempio, ma soprattutto è partita la progettazione del tram. Così il progetto alla stazione è stato adattato e ora prevede non più un aumento, ma una diminuzione dei posti auto dagli attuali 438 (contati in loco dai commissari, mentre la tabella ufficiale parla di 310) a 250, di cui 110 nel nuovo autosilo, 100 nel park and ride e 40 per la condivisione dell’auto e il «kiss and ride», ossia bacia e prendi il treno. Ma in questo caso altro che baci: la maggioranza della Gestione (PLR e Lega) è preoccupatissima. In primis perché «non risulta così scontato che i futuri posteggi vengano usati solo dai viaggiatori». A mente dei commissari potrebbero essere necessari anche a chi deve scendere in centro o raggiungere un’attività economica a Besso. Il secondo dubbio è legato allo sviluppo previsto nella zona della stazione. Basti pensare alla futura sede della SUPSI o alla copertura della trincea. Questi e altri insediamenti, per la Gestione, «richiederanno una corretta pianificazione di posteggi pubblici». Il terzo argomento è legato alla promozione del trasporto pubblico. «La riduzione dei posteggi richiede un’offerta di trasporti pubblico efficiente, capillare e continuativa sull’arco di tutta la giornata» premettono i commissari scettici, ma la conformazione territoriale del Luganese, a detta loro, lo impedisce; nel senso, ad esempio, che i bus godono raramente di corsie preferenziali e così rimangono imbottigliati. Inoltre, «i caotici ed infelici risultati riscontrati con il nuovo piano viario insegnano che è molto difficile imbrigliare le scelte degli utenti». «Parimenti – proseguono i firmatari del rapporto sfavorevole – è innegabile che il numero di persone che si recano giornalmente a Lugano, visto lo sviluppo previsto, andrà ad aumentare. Pensare che tutte queste persone adottino la soluzione concepita dagli specialisti del traffico utilizzando i park and ride lungo le future fermate regionali è peccare di presunzione». Non la pensano così i commissari socialisti, autori di un rapporto di minoranza favorevole. «La linea di sviluppo pensata per il comparto della stazione – esordiscono – è quella del potenziamento del mezzo pubblico e questo è molto più importante della garanzia di poter raggiungere in auto questo luogo: mantenere l’attuale numero di posteggi sarebbe contraddittorio». È anche una questione economica. «Il costo a carico della Città per il mantenimento dell’attuale numero degli stalli è irragionevole – concludono – La spesa per un singolo posteggio nel nuovo autosilo si aggira attorno ai 120 mila franchi: una cifra che moltiplicata per il numero dei posteggi mancanti (60) porterebbe ad un maggior costo di 7,2 milioni, che preferiremmo di gran lunga destinare al potenziamento del trasporto pubblico».