Percento culturale sospeso fino a nuovo avviso

Non è un momento facile per il commercio al dettaglio. Dopo la pandemia, la situazione economica – tra guerra in Ucraina, inflazione, e aumento dei prezzi dell’energia – si è fatta vieppiù complessa. Un contesto di difficoltà per il commercio che – in maniera indiretta – potrebbe avere conseguenze anche per il mondo culturale del nostro cantone.

Il Percento culturale Migros Ticino – da oltre sessant’anni attivo nella promozione di eventi culturali (ma non solo) – ha infatti dovuto comunicare negli scorsi giorni, tramite il proprio sito web, che la sua 64.esima stagione (da settembre 2023 a giugno 2024) è stata temporaneamente sospesa. Si tratta, detto in soldoni, di circa 2,5 milioni di franchi che in parte potrebbero mancare al settore culturale.

Sin dal 1959, infatti, Migros Ticino ogni anno destina lo 0,5% della sua cifra d’affari (ossia, appunto, in media circa 2,5 milioni di franchi) a progetti e iniziative in ambito culturale, sociale e formativo. Da allora, solo per fornire una cifra significativa, Migros Ticino ha erogato nel nostro Cantone più di 120 milioni di franchi. Una vera e propria manna dal cielo per tante piccole o grandi manifestazioni organizzate nel nostro Cantone. Solo lo scorso anno, dalle 120 alle 150 iniziative culturali si sono affidate a Migros per un sostegno. Una di queste, che ha fatto recentemente parlare di sé – solo per citare un esempio, ma potremmo farne tanti altri – è stata La Straordinaria, organizzata a Lugano. Eventi che, da settembre, dovranno invece fare a meno temporaneamente dell’aiuto fornito dalla Cooperativa regionale Migros Ticino.

A questo proposito, va poi comunque segnalato che il Percento culturale della Federazione delle Cooperative Migros, istituzione indipendente e complementare al Percento culturale della Cooperativa regionale Migros Ticino, continuerà invece a operare a livello nazionale secondo i propri criteri d’intervento, e dunque anche in Ticino.

«Stimate operatrici culturali, Stimati operatori culturali, vi informiamo che la 64.esima stagione del Percento culturale di Migros Ticino è stata sospesa e che fino a nuovo avviso non potranno essere prese in considerazione nuove richieste di contributo». Inizia così, il messaggio pubblicato qualche giorno fa direttamente sul sito web del Percento culturale della Cooperativa. Un messaggio rivolto ai partner nel quale Migros precisa il contesto in cui è stata presa questa sofferta decisione. «Nell’attuale complicato contesto – si legge nella comunicazione – le spese di gestione dei diversi laboratori integrati Migros, da decenni fortemente radicati nel nostro territorio, sono sostanzialmente lievitate. Allo stesso tempo, dopo il lungo periodo caratterizzato dalla pandemia e in un ambiente sempre più dinamico e competitivo, la Scuola Club Migros si trova ora in una fase di trasformazione e riassetto strategico, che comporta un notevole impiego di risorse finanziarie». Ed ecco perché, «l’azienda, per garantire l’operatività di questi attori e salvaguardare centinaia di posti di lavoro nella nostra regione (ndr. sono oltre 200 le persone attive nelle sedi di Miduca SA, ex Scuola Club Migros, e nelle varie attività finanziate da quest’ultima legate all’integrazione socioprofessionale), si è dunque vista costretta a prendere una dolorosa decisione, investendo in quegli ambiti i 2,5 milioni di franchi del Percento culturale e rinunciando a malincuore e temporaneamente alla propria stagione culturale».

Vista l’incertezza del momento, dunque, al momento non è possibile sapere fino a quando durerà la sospensione. Il responsabile Comunicazione e cultura di Migros Ticino, Luca Corti, da noi contattato precisa che «ad oggi la 64.esima stagione è stata sospesa fino a nuovo avviso», ma che «se ci saranno evoluzioni positive esse verranno comunicate proattivamente». E in ogni caso, rassicura Corti, «la 63.esima stagione del Percento culturale della Cooperativa regionale Migros Ticino è in essere e i budget fino a settembre 2023 sono già stati interamente assegnati». Di conseguenza, tranquillizza il nostro interlocutore, «tutte le promesse di contributo verranno assolutamente rispettate».