Ticino

Petizione sindacale contro i tagli: oltre 6.800 firme per cambiare rotta

Alla luce del preventivo 2026 e dell’attuale clima politico cantonale, la petizione intende rappresentare un chiaro argine contro i tagli nei servizi pubblici e parapubblici paventati all’orizzonte
Red. Online
15.12.2025 16:07

È avvenuto oggi, in occasione dell’apertura della sessione di Gran Consiglio dedicata al preventivo 2026, il deposito della petizione ‘‘Misure di risparmio: è ora di cambiare rotta!’’ lanciata dai Sindacati OCST, VPOD e SIT. Grazie alla sottoscrizione di oltre 6.800 persone tra dipendenti, utenti e cittadini, la consegna ha rappresentato un ulteriore momento che – dopo la giornata d’azione sui posti di lavoro e la manifestazione a Bellinzona – ha permesso di accrescere la pressione sul Governo e sul Parlamento.

Va rimarcato infatti che i tagli lineari intrapresi negli ultimi anni, di fronte a bisogni della popolazione e carichi di lavoro in aumento, stanno ormai progressivamente minando le condizioni di lavoro, gli attuali volumi occupazionali e la qualità della presa a carico nei diversi settori: case anziani, scuole, centri per disabili e per minorenni, uffici, ospedali, servizi di assistenza e cura a domicilio, Croce Rossa, ecc.

La petizione richiede pertanto la fine dei tagli generalizzati, accompagnata da un’azione che rimetta al centro le persone; un rilancio degli investimenti nei servizi essenziali, commisurato alle crescenti necessità; la difesa del potere d’acquisto del personale; la piena valorizzazione del partenariato sociale e della dignità del lavoro. In questo senso, dalla stessa emerge chiaramente l’opposizione a ulteriori sacrifici a discapito delle persone più in difficoltà e di chi garantisce cure, istruzione e sostegno.

Alla luce del preventivo 2026 e dell’attuale clima politico cantonale, la petizione intende rappresentare un chiaro argine contro i tagli nei servizi pubblici e parapubblici paventati all’orizzonte. I Sindacati OCST, VPOD e SIT ritengono quindi urgente che le preoccupazioni dei firmatari vengano ascoltate e che, finalmente, vengano adottate decisioni concrete per invertire la rotta del Cantone. Nel solco di questo obiettivo, essi continueranno a battersi a favore della qualità dei servizi e delle condizioni di lavoro.