Pirotecnico ed ecologico: Or Penagin accende 120 candeline

Pirotecnico, coloratissimo ed ecologico. Il Carnevale di Tesserete, in programma dal 27 al 29 febbraio prossimi, si appresta a tagliare in maniera spettacolare e goliardica lo storico traguardo dei 120 anni. I sudditi di Or Penagin, re carnascialesco senza corona e senza regina, ma coadiuvato dal fidato Primo Ministro Porta Penagia, sfileranno nel borgo capriaschese sui carri mascherati, accompagnati da gruppi e guggen provenienti da tutta la Svizzera, rinnovando la tradizionale baldoria del Carneva Vecc (Carnevale Ambrosiano) che contraddistingue Tesserete. Era appunto il 1900 quando un gruppo di benemeriti capriaschesi organizzarono in maniera ufficiale e diciamo pure “professionale” il Carnevale di Tesserete, villaggio agricolo allora composto da una trentina di case, una chiesa e una sessantina di abitanti, prendendo spunto dalla tradizione contadina per stabilirne la regnanza nei giorni che precedono la Quaresima. In tutte le case vi era una Penagia (Zangola in italiano), cilindro in legno con stantuffo che serviva per preparare il burro. Da quell’attrezzo indispensabile per l’economia contadina si prese spunto per stabilire che il re del carnevale di Tesserete era appunto Or Penagin.

Ma siccome era un monarca di stampo contadino, solitario, che viveva sui monti di Davrosio, sopra Gola di Lago, invece che prendere moglie si avvalse di un aiutante in campo per sfilare con la Penagia per le vie del villaggio. A raccontarci la storia di Or Penagin è Livio Mazzuchelli, presidente dell’Associazione Carnevale di Tesserete, sodalizio che da un ventennio ha ereditato la tradizione ultrasecolare dei bagordi della Pieve. Sabato scorso, in un affollato aperitivo organizzato alle Scuole elementari, al quale hanno partecipato anche “sudditi” di altri carnevali ticinesi, primo fra tutti il bellinzonese Re Rabadan, Mazzuchelli ha illustrato le novità per l’edizione del giubileo. Che partirà giovedì 27 febbraio con il botto, una fantasmagorica e coloratissima cerimonia di consegna delle chiavi dalle mani del sindaco di Capriasca, Andrea Pellegrinelli, in quelle di Re Or Penagin, al secolo Pietro Ponci. «Non abbiamo potuto ingaggiare Finzi Pasca, perché il nostro è pur sempre un carnevale misurato, di paese, però aspettatevi delle coreografie eccezionali, pompose, mai viste da queste parti» ha detto il presidente schiacciando l’occhiolino a Re Rabadan e ricordando la fastosa cerimonia per il 150° del Carnevale di Bellinzona. Quindi spazio alle tre giornate di sfilate di carri e gruppi mascherati (una trentina annunciati per il corteo di sabato con ingresso gratuito), concerti delle guggen, assalti al palo della cuccagna, aperitivi, pranzi, risottate e soprattutto serate di baldoria fino alle quattro del mattino. «Sarà anche un carnevale green – sottolinea ancora Mazzuchelli – che non solo bandirà i contenitori di plastica ma che permetterà di rinunciare all’auto grazie a collegamenti con bus navetta gratuiti per le corse di andata dalla stazione FFS di Lugano a Tesserete». Il programma in dettaglio su www.orpenagin.ch.