Locarno

PolCom, piove sul bagnato

Il Ministero pubblico ha aperto un'inchiesta su segnalazione anonima – Alcuni dei poliziotti sono ancora in forza al Corpo cittadino, mentre il nuovo capodicastero Giovanacci afferma: «All'oscuro di tutto, attendiamo di conoscere i contorni della vicenda»
© CdT/Chiara Zocchetti

Polizia di Locarno, piove sul bagnato. Acqua appesantita da gocce di rilevanza penale. Dopo due inchieste amministrative e il licenziamento di un agente, oggi il Ministero pubblico ha annunciato che il Procuratore generale Andrea Pagani ha interrogato cinque poliziotti che, al momento dei fatti oggetto di una sua inchiesta, erano in forze al Corpo cittadino. Il fascicolo è stato aperto da Pagani «sulla scorta di una segnalazione contenente possibili notizie di reato e che, al momento dei presunti fatti oggetto di approfondimento, gli agenti interrogati martedì erano attivi nella Polizia della Città di Locarno», precisa la nota stampa. L’addebito ipotizzato nei confronti dei cinque poliziotti è di contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Probabilmente riguarda un eventuale consumo di droga, tant’è che parallelamente all’interrogatorio è stato disposto il prelievo di campioni biologici dei cinque agenti. «Per conoscere i risultati delle analisi occorrerà attendere diversi giorni. A tal riferimento, il Ministero pubblico ricorda che per gli imputati vale il principio della presunzione di innocenza», precisa la nota, aggiungendo che sino a quando non sarà noto l’esito degli approfondimenti tecnico-scientifici, non verranno rilasciate ulteriori informazioni.

Voci di corridoio

Che ci fosse qualcosa in ballo sotto il profilo penale, però, era nell’aria. Un paio di settimane or sono avevamo appunto chiesto alla Procura generale se avesse ricevuto una segnalazione e aperto un fascicolo sul Corpo di polizia di Locarno, ma la risposta fu il classico «no comment». In realtà, sottotraccia per ovvi motivi di riservatezza, Pagani stava approfondendo la segnalazione giunta al Ministero pubblico su una violazione alla Legge sugli stupefacenti che ha portato appunto all’interrogatorio dei cinque agenti.

Tutto parte da una missiva

Segnalazione, ci conferma il comandante della PolCom Dimitri Bossalini, giunta in forma anonima. «Non tutti gli agenti interrogati dal Procuratore generale - aggiunge  Bossalini - sono ancora attualmente in servizio nel Corpo cittadino. Alcuni, nel frattempo, hanno cambiato sede di lavoro». Il comandante preferisce però non specificare quanti, dei cinque agenti interrogati da Pagani, siano ancora sotto il suo comando. «Sono fiducioso per l’esito dell’inchiesta», si limita a dire.

Secondo indiscrezioni, i fatti risalirebbero a qualche anno fa, ma potrebbero esserci anche episodi più recenti. E sarebbero tre gli agenti ancora in servizio a Locarno, mentre un altro si sarebbe trasferito a Minusio. Nessuno commento invece da parte di Pierluigi Zanchi, capodicastero Sicurezza della Città fino a qualche giorno fa, che ci riferisce di aver appreso da poco dell’interrogatorio a cui sono stati sottoposti gli agenti della PolCom. Il nuovo titolare del dicastero, Davide Giovannacci, dal canto suo evidenzia come «il Municipio non è stato ancora informato e attende di conoscere i contorni di questa vicenda». Affermazione confermata dal sindaco Alain Scherrer: l’Esecutivo cittadino attende gli esiti dell’inchiesta per adottare eventualmente dei provvedimenti.

Situazione tesa

Ricordiamo che questa nuova tegola sul Corpo cittadino arriva dopo otto mesi di tensione, sfociati in due inchieste amministrative, di cui una ha portato al licenziamento di un agente (che ha opposto ricorso al provvedimento disciplinare) e a un audit sul funzionamento della PolCom affidato ad una ditta specializzata esterna.

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