Posta chiusa, il quartiere di Castagnola si infuria

CASTAGNOLA - La Commissione di quartiere di Cassarate-Castagnola-Ruvigliana ha mal digerito la decisione (vedasi suggeriti) di chiudere l'ufficio postale di Castagnola.
"Tale decisione - spiega il presidente Piercarlo Poretti - è stata comunicata, dai vertici del gigante giallo, alle sole società locali attraverso uno scritto datato 16 ottobre. Ricordiamo che la nostra Commissione, congiuntamente a quella di Bré Aldesago e Gandria, a suo tempo ha raccolto in pochi giorni più di 1.000 firme contro la chiusura della filiale, unica di fatto a servire la popolazione di tutta la collina di Bré. I risultati della petizione sono stati poi inviati direttamente alla direzione generale de La Posta Svizzera SA a Berna. Nel contempo i presidenti delle succitate Commissioni hanno oltremodo informato il Municipio di Lugano, Il Consiglio di Stato e la Deputazione ticinese alle Camere federali riguardo al successo dell'iniziativa, ribadendo a chiare lettere che il declassamento degli uffici ad agenzie viola palesemente il principio di universalità del servizio".
I promotori confidavano di essere contattati dalle autorità per un incontro chiarificatore, ma ciò non è avvenuto. "Questo considerando anche quanto discusso e deciso il 31 maggio 2017 tra il Consiglio di Stato e la delegazione della Posta, con la presentazione di una iniziativa, difesa dalle autorità cantonali davanti alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S), rivolta a chiede in particolare che i cittadini potessero opporsi, attraverso una raccolta firme, alla chiusura di un ufficio postale. In particolare ci si auspicava che, entro le sedi opportune, il Municipio di Lugano arrivasse a concludere degli accordi considerando l'inequivocabile segnale della popolazione della collina di Bré, compatta nello schierarsi contro la chiusura dell'Ufficio postale di Lugano-Castagnola".
Ed ecco la stoccata finale: "Rimarchiamo dunque, in conclusione e con rammarico, la mancata assunzione di responsabilità sociale, come pure una inadeguata informazione verso i cittadini, riguardo le decisioni inerenti il profondo mutamento della rete degli uffici postali. Decisioni prese di fatto, osiamo dire, in modo un po' troppo arbitrario da parte del gigante giallo".