Posta, pioggia di firme nel distretto

MENDRISIO/CHIASSO - Si sta trasformando in una valanga di firme lo scalpore che ha creato la notizia della prossima chiusura degli uffici postali di Mendrisio Borgo e Chiasso Boffalora. Le due petizioni lanciate per salvare il servizio finora garantito, promosse dalla sinistra nel capoluogo e nella cittadina di confine, stanno infatti avendo particolare successo. Le adesioni raccolte sono già centinaia, addirittura migliaia.

«Finora le firme sono circa 1.300 o poco più – spiega Grazia Bianchi di Insieme a Sinistra, il partito che ha lanciato l'iniziativa a Mendrisio –. Formalmente l'ultimo giorno per inviare le adesioni è oggi (ieri, ndr). Non essendo un termine vincolante visto che non è un tentativo di referendum, aspetteremo ancora qualche giorno prima di fare l'ultimo conteggio. Se arrivano nuovi consensi quindi va benissimo».

Scadrà invece tra qualche giorno, il 24 aprile, il termine per consegnare le adesioni a Chiasso, dove l'iniziativa è stata lanciata dal gruppo Unità Socialista: «Le persone che stanno raccogliendo le firme sono molte, compreso il comitato del quartiere Boffalora. Non abbiamo ancora tirato le somme, però solo le adesioni che ho in mano io sono circa 300 – spiega il consigliere comunale US Davide Dosi –. Il 24 aprile è un venerdì, visto che il termine non è vincolante probabilmente sabato 25 organizzeremo un'ultima grande giornata di raccolta adesioni, poi consegneremo il malloppo».

I due uffici postali di via Lavizzari a Mendrisio e di via Dante Alighieri a Chiasso saranno trasformati in agenzie postali e spostati nei vicini punti vendita della Migros. Un cambiamento che, malgrado l'ampliamento degli orari di apertura, ne ridurrà le prestazioni. Tra le critiche principali mosse dalla sinistra vi è quella di privare gli abitanti, soprattutto gli anziani, di un punto di riferimento importante. L'ufficio postale è infatti visto come un luogo di socializzazione e aggregazione fondamentale, parte della vita di una comunità.