Posteggi abusivi in piazza Luini: addio alle auto senza permesso

Posteggi abusivi in piazza Bernardino Luini: la misura è colma. E non solo per i luganesi che da anni denunciano stalli non autorizzati (e creativi) tra l’imbocco di via Nassa e la chiesa di Santa Maria degli Angioli, bensì anche per la capodicastero Sicurezza e Spazi urbani, Karin Valenzano Rossi. Sono mesi, infatti, che la municipale sta tentando di applicare il divieto generale di accesso con permesso di polizia, ma metaforicamente parlando, al posto di andare a sbattere contro i dissuasori a chiusura della piazza, mai posati nel 2018 per via di un’opposizione, si sta scontrando con inghippi burocratici di ogni tipo. L’intenzione di vietare l’accesso all’area ai non autorizzati viene però vista come «un disservizio» dal vicino Istituto Leonardo da Vinci, dal momento che alcuni genitori sostano ogni giorno «per pochi minuti» in piazza Luini per accompagnare i figli a scuola.
Procedure su procedure
Conferma del possibile giro di vite nell’area ci arriva direttamente dalla municipale, che parla di una chiara volontà di sistemare questa problematica, che va avanti da anni, tramite il divieto d’accesso previa autorizzazione di polizia per comprovata necessità. Il nodo della questione, però, è che «per cambiare un semplice cartello bisogna fare mille fatiche».
«Vedi i problemi, lavori per risolverli e ti trovi imbrigliato da non meglio precisate procedure – sottolinea – . È una situazione frustrante, perché stiamo lavorando da mesi a un divieto generale di accesso con permesso di polizia, il che significa che i fornitori e i clienti dell’Hotel International au Lac potranno accedere a piazza Luini per il carico e scarico merci così come i negozianti muniti di permessi. Il carico e scarico dei figli e la sosta prolungata invece non sono contemplati, visto che il parcheggio del LAC si trova a neanche quindici metri e negli orari di apertura si può e potrà transitare su piazza Battaglini». In verità, la soluzione «perfetta» per contrastare furgoni e auto posteggiate abusivamente era già stata trovata cinque anni fa, quando sul Foglio ufficiale era stato pubblicato il progetto di chiusura dell’accesso alla piazza tramite la posa di dissuasori. Progetto bloccato da un’opposizione inoltrata dall’avvocato Sandro Patuzzo che contestava l’applicazione della Legge sulle strade. Nel 2018 ci aveva spiegato che il progetto «non porta nessuna modifica a una piazza già definita nelle sue caratteristiche, ma unicamente ad impedirne l’utilizzo per le funzioni cui era destinata». Un anno più tardi, nel 2019, erano stati posati dei blocchi di cemento per evitare che auto e furgoni posteggiassero proprio davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angioli.
Un'alternativa ai dissuasori
Anche per Valenzano Rossi la soluzione ottimale rimane quella dei dissuasori. In alternativa, «il divieto generale su permesso di polizia non crea problemi a chi deve lavorare, ma dovrebbe finalmente impedire i posteggi abusivi». Recentemente, quella zona è stata oggetto di alcuni interventi in vista della riqualificazione dell’intera area, come «l’eliminazione dei cassonetti interrati, lo spostamento delle cassette per i giornali e l’aver dato una diversa fruibilità a questo pregiato spazio urbano. La gente vorrebbe finalmente poterne usufruire, però taluni preferiscono posteggiare comodamente».
«Un grosso problema»
Come noto, piazza Luini è utilizzata quotidianamente da alcuni genitori che sostano con le proprie auto praticamente davanti ai due istituti privati per lasciare i figli a scuola. L’intenzione di vietare l’ingresso in piazza ai non autorizzati sarà quindi «un grosso problema e creerà sicuramente del malcontento visto che siamo due scuole con 282 studenti – rileva la direttrice dell’Istituto Leonardo da Vinci, Laura Russo –. Un genitore, che lavora anche per pagare la retta dei figli, non può perdere tempo lasciando la macchina al LAC. Sarebbe un disservizio da parte della Città e una misura punitiva nei nostri confronti». Secondo Russo, la scuola «ovvia già a questa problematica del parcheggio con dei pulmini (con permesso, ndr) che entrano in piazza al mattino per caricare e scaricare i bambini. Inoltre, abbiamo educato i genitori a evitare soste prolungate». Di contro, Valenzano Rossi replica che «se la scuola dovesse avere comprovate necessità, per esempio, per ragazzi con disabilità o altro, si potrà procedere con le autorizzazioni. La misura è volta a contenere gli abusi, non a ostacolare chi lavora o chi ha comprovate necessità».