Potrebbe servire il fotofinish

Iniziamo, con questo articolo, una serie di approfondimenti alla scoperta delle liste in corsa per le elezioni del 18 aprile nei Comuni del Luganese. E iniziamo dalla valle del Vedeggio, che riserva diverse sfide interessanti. Oggi ci concentreremo su Cadempino, Lamone e Torricella-Taverne. Molto interessanti si prospettano le elezioni a Cadempino. Storico feudo PPD, in aprile la situazione potrebbe cambiare, anche perché il PLR è da anni in recupero e 5 anni fa tentò perfino il colpaccio sfidando il sindaco Marco Lehner al ballottaggio. Lehner la spuntò con un certo margine (344 voti a 276), ma stavolta non sarà della partita. Dopo 37 anni di politica e 21 alla guida del Comune, ha deciso di non ricandidarsi. Un vuoto che per il PPD non sarà semplice colmare. Il partito punta comunque a difendere il sidacato, e lo fa con l’uscente Tom Cantamessi, Laura Baroni, Stefano Del Croce, Renzo Ricci e Sergio Vecchi. Il PLR risponde con l’attuale vicesindaco Juri Bonizzi, Massimo Crivelli, Luca De Savelli, Mara Galli-Sigismondi e Rocco Gianetta. Non si ripresenterà invece - ma l’aveva già annunicato l’anno scorso - il municipale Christof Gaberell)._E poi c’è - a sua volta in crescita da anni - il gruppo Lega-UDC, che tenterà di confermare il seggio dell’uscente Philipp Isenburg e che candida anche Andrea Guerra e Giacomo Riccardi. Difficile fare previsioni. Cinque anni fa il PPD aveva vinto comunque con un margine abbastanza ampio (37% dei voti di scheda contro il 30,1% del PLR e il 14,7% di Lega e UDC). Sinistra e Verdi, come già nel 2016, non si sono presentati all’appuntamento elettorale.
Situazione invertita
Incertezza anche a Lamone, a sua volta un tempo feudo PPD e poi conquistato dal PLR grazie anche alla popolarità del sindaco Marco Balerna. Nel 2016 il PLR raggiunse il 26,7% dei voti di scheda, tallonato abbastanza da vicino dalla Lega dei ticinesi (20,7%) e dal Gruppo civico (vicino al PPD), che raggiunse il 18,9%. Il sindaco PLR Marco Balerna venne poi sfidato da Carlo Franchini (del Gruppo civico), ma si imposte 292 voti a 225. Difficile capire cosa accadrà quest’anno. Il PLR_punta di nuovo sugli uscenti (oltre al sindaco anche Daniele Franzoni). Con loro in lista ci sono Luca Demarta, Matthias Gianini e Sara Rudelli. Lega-UDC rispondono con l’uscente Brenno Brugnoli e con Martin Hohl, mentre il Gruppo civico candida l’uscente Carlo Franchini e Michele Vescovi. Occhi puntati comunque anche sul GIS_(Gruppo indipendenti e socialisti, che 5 anni fa ottennero il 15,1% dei voti di scheda), che puntano su Vincenzo Calà, Magda Galli Frigerio, Martina Medolago, Matilde Ribolzi e Nicola Rudelli. GIS che dovrà fare a meno dello storico municipale Renato Bernasconi.
Torricella-Taverne
Torricella-Taverne sembra essersi lasciata il passato alle spalle e aver superato le turbolenze che avevano caratterizatto l’inizio della legislatura (con le dimissioni dei municipali Amalia Mirante e Antonello Gatti). Il gruppo Indipendenti, Lega e UDC tenterà di ripetere l’exploit di quattro anni fa (aveva raggiunto il 38% dei voti di scheda) e oltre ai due uscenti - il sindaco Tullio Crivelli e il suo vice Franco Voci - schiera Michele Bianchi, Monica Serrao e Franco Vaccaro. Il PLR, che nel 2016 aveva raggiunto il 18,5%, vorrebber tornare ad essere il partito di riferimento in Comune. Ma non potrà puntare sull’uscente Michele Ferrario. In lista ci sono però Flavio Bordogna, Mario Di Marco, Sarah Muttoni Calanca, Roberta Passardi e Diana Tasso. Socialisti e Verdi (12,1% quattro anni fa) ricandidano l’uscente Francesco Giudici. Con lui in lista anche Pascal Agostinetti, Ronny Albisetti Scarpellini, Karole Manfredi e Fabio Volpe. Il PPD (10,8% nel 2016) risponde con l’uscente Lorenzo Montini, Luca Bielli, Emanuela Citterio Montini, Cinzia Dalla Torre ed Edoardo Pellandini. Anche per Torricella-Taverne è difficile fare previsioni su cosa potrebbe accadere il 18 aprile. Il GITT cinque anni aveva comunque registrato un vittoria importante anche dal punto di vista numerico, e dunque parte nuovamente in pole position.