Preoccupazioni transfrontaliere fra Locarno, Cannobio e Verbania

Se le frontiere rimangono un ostacolo fisico, mai come in questo momento le preoccupazioni condivise per l’emergenza sanitaria hanno contribuito ad abbattere i confini nazionali. Ne sono ben coscienti i presidenti dei Consigli comunali di Locarno, Verbania e Cannobio, che l’altro giorno hanno deciso di incontrarsi (virtualmente, via Skype) per fare il punto sulla situazione nei principali centri che si affacciano sul Verbano. A loro si è poi unito anche il municipale locarnese Niccolò Salvioni.
Mauro Silacci, Giandomenico Albertella e Mauro Cavalli hanno dapprima evidenziato il fatto che la pandemia da COVID-19 ha reso comuni molte problematiche che le autorità locali si trovano ad affrontare in queste settimane, rendendo necessarie iniziative concrete a sostegno della popolazione e dell’economia.
Amicizia rinsaldata
La riunione ha contribuito a rinsaldare i rapporti fra le tre città, i cui rappresentanti hanno evidenziato alcuni tratti comuni della crisi, come la necessità di rinviare alcuni importanti appuntamenti istituzionali (il referendum costituzionale in Italia, elezioni locali al di qua e al di là del confine e le sedute dei Legislativi ticinesi, che non potranno riprendere fino al 24 maggio). È pure stato fatto il punto sui decessi, che in Ticino hanno superato quota 330 e nella provincia del Verbano Cusio Ossola si attestano attorno ai 110. Condivisa poi la preoccupazione per la tenuta delle attività produttive, del turismo e dello Stato sociale. A tal proposito, recita una nota diffusa a margine dell’incontro, «sarebbe auspicabile da parte degli Stati un’armonizzazione delle principali decisioni a partire dalla riapertura delle frontiere». Per quanto riguarda gli Esecutivi locali, è stato suggerito di sviluppare e coordinare attività a sostegno delle fasce fragili della popolazione, delle attività produttive e dei giovani. Mentre si condivide l’obiettivo di una ripresa turistica nei confini nazionali, preoccupazioni sono state espresse per mobilità e mezzi di trasporto. Infine, chiedendo un occhio di riguardo per i lavoratori frontalieri, i presidenti dei tre Legislativi hanno ringraziato le forze dell’ordine, il personale medico e sanitario, i volontari e la protezione civile, impegnati per la tutela della salute dei cittadini.