Presunta aggressione all’ambulante: caso riaperto

Il Tribunale federale ha riaperto il caso dei presunti maltrattamenti da parte di due agenti della comunale di Lugano ai danni di un venditore ambulante di rose pachistano. Come ha anticipato la RSI, la presunta vittima ha ottenuto l’annullamento del decreto di abbandono della magistratura ticinese e confermato dalla Corte dei reclami penali (CRP). Il caso risale all’agosto 2015 alla stazione FFS dove, stando al racconto dell’ambulante, i due lo avrebbero fermato e perquisito. Sarebbero volate botte e l’uomo avrebbe rimediato la perforazione di un timpano. Il Ministero pubblico aveva prima aperto un procedimento nei confronti dei poliziotti (che hanno sempre negato) ipotizzando i reati di sequestro, abuso di autorità e lesioni, poi emanato un decreto di abbandono. La decisione era stata confermata anche dalla CRP, che ora dovrà disporre la continuazione al fine di eliminare ogni dubbio sul coinvolgimento dei due.