Arresti

Presunta truffa a danno di una società di riscossione crediti

In manette un 48.enne e un 41.enne domiciliati nel Luganese - Sono accusati anche di falsità in documenti
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Red. Online
23.09.2019 12:12

Un 48.enne cittadino italiano e un 41.enne cittadino svizzero, entrambi domiciliati nel Luganese, sono stati arrestati con l’accusa di aver commesso reati di natura finanziaria.

Con ruoli e responsabilità da definire, e per il tramite di una ditta attiva nel campo del trattamento dei rifiuti, i due sono sospettati di aver commesso una truffa a danno di una società di riscossione di crediti. Società con cui vi era in essere un accordo di “factoring” in base al quale, in cambio della cessione dei crediti, quest’ultima anticipava una percentuale del valore delle fatture che la ditta di rifiuti emetteva ai propri clienti.

L’accusa è di aver indebitamente percepito ingenti somme di denaro basate su realtà debitorie di fatto alterate (attraverso un meccanismo di doppia fatturazione). Come comunicato dal Ministero pubblico e Polizia cantonale in una nota, le principali ipotesi di reato sono quelle di truffa e falsità in documenti. L’inchiesta, appena avviata, è coordinata dalla Procuratrice pubblica Chiara Borelli.