Mendrisio

Processioni, una novità all’anno per (r)innovare la tradizione

Nel centro storico si respira già l’atmosfera pasquale: il 6 e 7 aprile torneranno le sfilate
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
28.03.2023 06:00

Proporre una novità ogni anno. Se lo sono posti come obiettivo gli organizzatori delle Processioni storiche di Mendrisio. Le tradizioni viventi infatti possono, anzi devono, innovare: perché ritornano ogni anno, perché sono attuali e perché prendono vita grazie a persone che le mettono in scena.

Il periodo pasquale è sempre più vicino e, con lui, la Settimana Santa di Mendrisio, quindi le due sfilate storiche nel nucleo e tutti gli eventi che fanno loro da cornice. A partire dalla posa dei trasparenti per adornare il centro storico, «che sono già quasi tutti esposti, creando quell’atmosfera tipica della pasqua mendrisiense – ha premesso il presidente della Fondazione Processioni Storiche Gabriele Ponti in conferenza stampa –. Dietro questo evento c’è sempre tanto lavoro, ma altrettanti entusiasmo e passione».

Le date da segnare in agenda sono quelle di giovedì 6 e venerdì 7 aprile. Quei giorni, dalle 20.45 circa, prima la Funziùn di Giüdee e poi l’Enterro, sfileranno lungo il tradizionale tracciato che va dal San Giovanni alla chiesa dei Cappuccini. I preparativi sono in corso, la macchina organizzativa è ben oliata e molto motivata. Tutto sta quindi procedendo nei migliore dei modi. A partire dalle questioni logistiche: «Consigliamo di raggiungere Mendrisio con i mezzi pubblici, soprattutto sfruttando il treno, perché la volontà è di essere una manifestazione il più ecosostenibile possibile», ha detto Nadia Fontana-Lupi, direttrice di Mendrisiotto Turismo. Per giungere comodamente in centro ci saranno a disposizione anche dei bus navetta, che faranno la spola tra San Giovanni e la zona della stazione di San Martino.

Al meglio stanno procedendo anche le ricerche dei figuranti per le sfilate. «Sarà un’edizione da record», ha annunciato entusiasta Ponti. A contribuire al successo è anche la novità introdotta lo scorso anno: dal 2022 è infatti possibile annunciarsi online per prendere parte alle sfilate. «Per la processione del Giovedì Santo circa il 90% delle adesioni è giunto tramite il nostro sito, segno che la via intrapresa è quella giusta», così ancora Ponti. Le adesioni sono in crescita anche per il Venerdì Santo. Vista la presenza di centinaia di bambini e ragazzi il coinvolgimento delle scuole in questo contesto è fondamentale. E funziona ottimamente, è stato sottolineato.

Dal passato al futuro

I tempi cambiano, le tradizioni evolvono. Ci perdonerete la ridondanza, ma per gli organizzatori questo è un concetto chiave, quasi un mantra. Lo ha dimostrato Ponti, con un aneddo-battuta: «Un tempo i partecipanti si annunciavano di persona e venivano retribuiti con 50 centesimi o 1 franco, a dipendenza del peso del trasparente che dovevano portare. Dovessimo farlo oggi l’inflazione ci ucciderebbe».

Evolvere però non significa soltanto modernizzarsi a livello tecnologico, bensì anche aprire i propri orizzonti e coinvolgere un pubblico sempre più vasto. Tradotto: le processioni di Mendrisio non sono più soltanto di Mendrisio o del Mendrisiotto. Non per niente da qualche anno godono perfino del label UNESCO di patrimonio immateriale culturale. È proprio in questo contesto che si inserisce la novità 2023: la pubblicazione di un video dedicato alle Processioni storiche. Un video di poco più di due minuti, in formato disegno, disponibile in 4 lingue e che presenta la manifestazione con un linguaggio accessibile a tutti. È nato grazie al coinvolgimento di World Heritage Experience Switzerland (WHES). «L’idea di questo video è nata nel 2020 con la volontà di semplificare le informazioni attorno ai beni del patrimonio mondiale – ha spiegato Andrea Calzascia, Responsabile progetti turismo - WHES –, per rendere questa tradizione spesso spiegata con termini elitari e complicati accessibile a tutti».

Tutte le informazioni pratiche per assistere alle sfilate sono disponibili sul sito www.processionimendrisio.ch. Il video è visionabile sul sito del WHES.

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