Politica

Procuratori e giudici, i nomi della rosa

La Commissione giustizia e diritti ha formulato le proprie proposte di elezione – Il «Manuale Cencelli» non è stato stravolto – Quali due pp aggiuntivi sono stati proposti candidati di area socialista e leghista – Quarto giudice, in pole position un magistrato grigionese
©CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
25.10.2021 15:20

Nessuno stravolgimento e «Manuale Cencelli» rispettato. Proprio così: all’ordine del giorno della prossima sessione di Gran Consiglio ci saranno anche le importanti nomine in seno alla Giustizia ticinese. Per la precisione, tre procuratori pubblici e due giudici. La Commissione giustizia e diritti ha infatti firmato i necessari preavvisi con cui formula le proprie proposte di elezione all’attenzione del plenum. Sul tavolo, lo ricordiamo, ci sono cinque cariche vacanti: due procuratori pubblici aggiuntivi – frutto del potenziamento deciso lo scorso marzo dal Parlamento –, del pp che sostituirà Respini (eletto a giugno presidente della Corte dei reclami penali), del giudice supplente del Tribunale d’appello, del quarto giudice dei provvedimenti coercitivi e del giudice della Pretura penale che prenderà invece il posto di Marco Kraushaar.

Discussioni accese

Ebbene, dopo settimane di discussioni, anche accese, sui nomi da proporre, la Commissione ha infine trovato la quadratura del cerchio e proposto al plenum una rosa di candidati che, a conti fatti, non stravolge il «Manuale Cencelli», ossia la ripartizione politica delle cariche. Per quanto riguarda i due pp aggiuntivi, il gremio politico presieduto da Sabrina Aldi (Lega) ha proposto l’attuale vicecancelliera del Tribunale penale cantonale Veronica Lipari e il segretario giudiziario al Ministero pubblico Simone Barca. Queste due candidature vanno così a colmare la «sottorappresentazione» di PS e Lega in seno alla Procura: Lipari è infatti in quota socialista e Barca di area leghista. Ad oggi, lo ricordiamo, otto pp sono in quota PLR, cinque in quota PPD (contando anche Respini), quattro in quota PS e tre in quota Lega, più un «senza tessera». Per quanto concerne il terzo procuratore pubblico, il candidato proposto dalla Commissione per sostituire Respini è l’avvocata Chiara Buzzi, di area PPD come il neo-presidente della Corte dei reclami penali.

Un «senza tessera»

È invece il «senza tessera» René Libotte, attuale procuratore pubblico nei Grigioni, il candidato proposto dalla Lega e preavvisato dalla Commissione giustizia e diritti per la carica di quarto giudice dei provvedimenti coercitivi. La vicecancelliera del Tribunale penale Elettra Orsetta Bernasconi Matti, di area liberale radicale, è il nome proposto per presiedere la Pretura penale al posto di Marco Kraushaar. Anche in questo caso, l’area politica della candidata è la stessa di quella dell’uscente.

Al Tribunale d’appello

Infine, la Commissione propone l’avvocata Emilie Mordasini quale giudice supplente del Tribunale d’appello dopo le dimissioni di Manuel Borla a causa della sua elezione a municipale di Capriasca. La palla, ora, passa al Gran Consiglio: la votazione si svolgerà nel corso della sessione che prenderà il via il prossimo 8 novembre.

Due concorsi da aprire

In seno alla giustizia restano aperti altri due dossier: il primo è il concorso per la sostituzione del procuratore pubblico capo Arturo Garzoni, che lascerà la carica a partire dal 31 maggio 2022. Il concorso verrà pubblicato il 9 novembre. Leggermente diverso, invece, il discorso per la sostituzione del giudice d’Appello e presidente della Camera di protezione Franco Lardelli. Per la nomina del suo successore–e questa è una peculiarità del Tribunale d’appello – bisognerà attendere il termine dell’esercizio del diritto d’opzione. Solo allora verrà aperto il relativo concorso (può ad esempio proporsi un altro giudice d’appello, e se così fosse verrebbe aperto un concorso per sostituire l’opzionante, ndr.).