Procuratori pubblici bocciati: «Evento inusuale»

Non uno, non quattro ma ben cinque procuratori pubblici sarebbero stati «bocciati» dal Consiglio della Magistratura. Come reso noto da «La Regione», l’organo che vigila sul funzionamento dell’apparato giudiziario cantonale avrebbe dato preavviso negativo per la rielezione di Zaccaria Akbas, Marisa Alfier, Anna Fumagalli, Francesca Lanz e Margherita Lanzillo. Al momento, però, i motivi che hanno portato alla bocciatura dei cinque procuratori non sono noti.
L’imminente rinnovo
Si tratta di un vero e proprio scossone per il Ministero pubblico in vista dell’imminente rinnovo delle cariche per un nuovo mandato dalla durata decennale, ossia dal 1. gennaio 2021 al 31 dicembre 2030. Il relativo concorso, lo ricordiamo, era scaduto lo scorso giugno e la Commissione giustizia e diritti era in attesa proprio del parere del Consiglio della magistratura sulle candidature degli uscenti e dalla Commissione di esperti a proposito di quelle nuove. Uscenti che al momento della chiusura del concorso si erano tutti ricandidati, mentre in seconda battuta il procuratore pubblico Andrea Minesso aveva deciso di ritirarsi. L’iter prevede che, ricevuto il preavviso dell’organo di vigilanza, la prossima a pronunciarsi sulle candidature dei pp uscenti e su quelle nuove sia la Commissione giustizia e diritti. Presentato il relativo rapporto, la decisione finale toccherà infine al Gran Consiglio.
Fulmine a ciel sereno
«Quando riceveremo il rapporto del consiglio della Magistratura vedremo come procedere», spiega, da noi contattato, il presidente della Commissione giustizia e diritti Luca Pagani (PPD). In ogni caso, prosegue il deputato, «non è usuale che dei procuratori pubblici in carica ricevano un preavviso negativo». Insomma, la Commissione avrà il suo bel da fare nelle prossime settimane.
Un caso analogo
Un caso analogo per portata a quello emerso ieri era avvenuto nella seconda metà degli anni Novanta. Assediato dalle critiche per la scarsa efficienza di quattro procuratori, l’allora «ministro della Giustizia» Alex Pedrazzini mise i partiti di fronte alle loro responsabilità (ai tempi la procedura di nomina era diversa). Quei magistrati, disse, li avete scelti voi e voi adesso li sostituite. Messi con le spalle al muro, PLR, PPD e Lega «congedarono» quattro magistrati e ne designarono altri quattro al loro posto.
Attesa per il potenziamento
Un altro dossier caldo attualmente sul tavolo della Commissione è quello del potenziamento del Ministero pubblico, per il quale bisognerà attendere ancora un po’ di tempo. La Commissione giustizia e diritti sta lavorando al relativo rapporto (i relatori sono la popolare democratica Sabrina Gendotti e il liberale radicale Marco Bertoli) e la via che i commissari sono orientati a voler percorrere è quella che porta alla reintroduzione dei sostituti procuratori. Quattro, per la precisione, invece che un singolo procuratore pubblico aggiuntivo, come proposto invece dal Consiglio di Stato un anno fa. «Siamo in attesa che il Governo prenda posizione», ci aveva spiegato lunedì lo stesso Pagani.