La polemica

Prof di tedesco: un disagio che risale al 2015

Sul caso dell’insegnante l’avvocato è intervenuto con un durissimo comunicato - Il legale parla di «docenti particolarmente aggressivi» - Accuse al Comitato genitori e al CdT
(foto Zocchetti)
Marija Miladinovic
14.03.2019 07:02

MENDRISIO - La polemica che nelle ultime settimane ha travolto l’operato di una docente di tedesco delle scuole medie di Mendrisio e Morbio Inferiore non si placa. L’ultimo tassello ad aggiungersi al mosaico di critiche arriva proprio dalla diretta interessata, o meglio, dal suo rappresentante legale. In uno scritto di cinque pagine, l’avvocato Mattia Tonella parla di una «campagna mediatica denigratoria (...) che trae origine da conflitti interni alla sede (delle scuole medie, ndr.) di Mendrisio (...) risalenti a ben prima del febbraio 2019, quando l’attacco alla docente ha assunto una dimensione abominevole, grazie anche all’interrogazione parlamentare del leghista Robbiani ed al ruolo del Corriere del Ticino». L’atto parlamentare firmato da Massimiliano Robbiani è stato diffuso il 18 febbraio; il nostro giornale ne ha riferito il 20, a corredo di un articolo che segnalava l’esistenza di una lettera scritta da un gruppo di allievi delle Medie di Morbio Inferiore e sottoposta alla direzione della scuola.

L’avvocato sostiene che «tutti hanno fornito ampio risalto alle molte dichiarazioni – farlocche (questo il termine usato nel comunicato, ndr) – emerse dall’assemblea dei genitori» (vedi CdT del 12 marzo) e lamenta che la presa di posizione dell’insegnante da lui rilasciata a La Regione sia stata trascurata. In diversi passaggi l’avvocato sostiene che «la docente è esposta a gravissimi attacchi personali». Riferendosi alla testimonianza a noi rilasciata da parte di un’ex allieva scrive: «Qualcuno racconta ad esempio – inventandoselo – che la docente usa vocaboli quali puttana o zoccola durante le ore di insegnamento», aspetto che il legale e la sua cliente negano, così come contestano che la donna tenga lezioni in italiano.

Nello scritto ci sono riferimenti al deputato Robbiani che, in due riprese, ha interrogato il Governo in merito ai metodi di insegnamento della protagonista di questa vicenda. Tonella sostiene che il leghista, mosso da «un astio profondo verso tutto ciò che esiste a sud della ramina» critichi senza motivo la sua cliente la cui «vera colpa» è quella di essere «una frontaliera scandalosamente attiva per la scuola pubblica del cantone Ticino». In base al comunicato di ieri, l’interrogazione del deputato «non avrebbe avuto nessun particolare effetto», non fosse per il giornale che «ha capitanato e conduce una campagna mediatica virulenta».

Il comunicato dell’avvocato fa tuttavia risalire il conflitto al 2015, puntando l’indice contro un’altra insegnante di tedesco. Si fa riferimento a questa docente come a qualcuno che avrebbe mosso accuse alla collega per i metodi, che le avrebbe impedito di usare un manuale scolastico cui ha collaborato, si sarebbe sistematicamente rifiutata di partecipare ad attività promosse dalla collega al centro delle polemiche e avrebbe infine criticato il libro da lei scritto dopo essersi riconosciuta in uno degli episodi.

«Nell’autunno del 2015 questa collega – si legge nel comunicato dell’avvocato – accusò la docente di aver spifferato in anticipo le prove cantonali, facendo pressione sul gruppo di materia e coinvolgendo nella cosa alcuni alunni. Chiese all’allora direttore della scuola media di Mendrisio di convocare una riunione straordinaria urgente con tutti i docenti di tedesco tranne la mia cliente, che apprese per puro caso della riunione. Contemporaneamente un collega, amico della docente accusante, minacciò un’altra docente di tedesco, rea di esprimere le sue riserve verso le accuse mosse nei confronti della mia cliente. La pressione fu così forte da far chiedere al marito di quest’ultima di farla esonerare dalla partecipazione alla riunione e dai successivi sviluppi. L’allora direttore della scuola media di Mendrisio, assieme all’esperta di materia ed alla vicedirezione, smascherarono l’operazione e archiviarono il caso, generando il malumore della collega che in seguito si mise in malattia».

«Il 2015 – continua Tonella – vide anche l’uscita del corso di tedesco per la scuola media Beste Freunde a cui la mia mandante collabora. Il corso fu valutato positivamente dalle esperte di materia del Cantone e inserito tra i libri adottabili. Nella sede di Mendrisio il manuale fu scartato per il veto della solita collega. Negli anni successivi la mia mandante non è più riuscita a collaborare con questa collega che si è rifiutata sistematicamente di partecipare agli scambi linguistici-culturali organizzati dalla mia cliente, di lavorare congiuntamente (...) creando quindi un’insanabile spaccatura tra i docenti di tedesco. Il conflitto si è poi allargato sempre di più, per il coinvolgimento di amici, colleghi e alcune famiglie vicine alla stessa docente». Al «conflitto» tra docenti si sarebbe poi aggiunto il Comitato genitori, cui sembra riferirsi l’avvocato anche quando nel testo parla dei «nemici della docente».

In conclusione, in base alla presa di posizione firmata dal legale della donna, nonostante il sostegno del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, i «docenti particolarmente aggressivi e il Comitato genitori di Mendrisio, forti della vicinanza al Corriere del Ticino e della proficua collaborazione con l’eloquente Robbiani, hanno deciso di discriminare ad oltranza la mia mandante per logorare tutto e tutti a tal punto da costringerla a dimettersi». Mossa che lei, precisa infine il lungo comuniocato, non intende compiere.