Educazione

Prof nella bufera: incontro tra direzione e allievi

Gli alunni che hanno scritto la lettera in cui lamentavano vari problemi con una docente di tedesco oggi hanno incontrato la direzione dell’istituto di Morbio Inferiore. Lamentele anche a Mendrisio, dove il Comitato genitori si dice «sbigottito»
Foto Fiorenzo Maffi
Red. Chiasso
21.02.2019 16:46

MORBIO INFERIORE/MENDRISIO - Non sembra placarsi la polemica nata attorno alla qualità del lavoro di una docente di tedesco attiva nel Mendrisiotto. Dopo la lettera inviata in direzione da un gruppo di allievi delle Medie di Morbio Inferiore in cui si elencavano tutta una serie di problemi e di mancanze nel lavoro della docente, e dopo l’interrogazione inviata da Massimiliano Robbiani a Bellinzona, ieri il Cantone ha ammesso che «le osservazioni inerenti questa docente sono al vaglio dei servizi dipartimentali». La docente finita nella bufera - sia per i suoi metodi d’insegnamento, sia perché si assenterebbe spesso da lezione per promuovere un libro da lei scritto, sia perché assume atteggiamenti irrispettosi nei confronti di allievi e colleghi -, a Morbio Inferiore lavora dall’inizio dell’anno scolastico in corso e garantisce soltanto una decina di ore di insegnamento. La sua sede principale di lavoro è alle Medie di Mendrisio, da dove sarebbe stata parzialmente allontanata proprio per la qualità del suo operato.

La direzione della scuola media di Morbio Inferiore oggi ha incontrato gli allievi che hanno scritto la lettera lamentandosi della docente. Le critiche sollevate hanno infatti reso necessario un approfondimento della vicenda. «Siamo indietro col programma; parla male dei docenti avuti in precedenza, dando la colpa a loro o a noi stessi dei nostri insuccessi; si permette di denigrare gli alunni che frequentano i livelli B; prende di mira alcuni allievi; ci apostrofa con un linguaggio inadeguato, come pure inadeguato è il suo comportamento; si assenta dalle nostre lezioni per andare a promuovere il suo libro; troviamo argomenti mai trattati nelle verifiche», si leggeva ad esempio nello scritto degli alunni. L’incontro si è svolto a inizio pomeriggio, ma attorno a quanto discusso regna il riserbo totale: «Abbiamo agito come da prassi – si limita a commentare il direttore dell’istituto Sergio Fontana -. Si tratta però di una questione interna che non intendiamo commentare». Per quanto concerne la lettera consegnata dal gruppo di alunni composto da allievi di due classi terze che frequentano il livello A di tedesco, il direttore aggiunge che lo scritto «è stato letto, abbiamo trasmesso le informazioni di cui disponiamo al Cantone che si sta occupando della questione».

Comitato «sbigottito»

La vicenda si conferma quindi molto delicata, non solo per l’operato della donna a Morbio Inferiore. Critiche nei confronti della docente sono state sollevate anche a Mendrisio, dove l’Assemblea dei genitori sta trattando la questione da ormai due anni, con diverse segnalazioni anche al Cantone. «Siamo addirittura sbigottite che a fronte di tali segnalazioni, ripetute negli anni e provenienti da più fonti, il comitato, i genitori e soprattutto gli allievi sono ancora chiamati a pazientare. Addirittura gli ultimi gridi di allarme scaturiscono dagli allievi stessi! – si legge in una nota diffusa oggi pomeriggio dal Comitato genitori del capoluogo -. Ora il comitato auspica che si giunga finalmente ad una soluzione di questa incresciosa situazione che pregiudica gravemente il sacrosanto diritto dei nostri ragazzi ad avere un insegnamento di qualità, oltre tutto in una materia come la lingua tedesca, così importante in Svizzera!». Il comitato dei genitori mendrisiense si sofferma poi sul libro scritto dalla docente, sottolineando che il gruppo «aveva già a suo tempo segnalato la gravità dei contenuti ivi espressi dalla docente in chiaro urto ai suoi doveri secondo le normative vigenti» (il volume scritto a quattro mani dà voce a racconti fra Italia e Ticino, narrati da chi vive dall’altra parte del confine, ndr).

Anche nel caso di Mendrisio, la direzione dell'istituto scolastico ha deciso di non rilasciare dichiarazioni su quanto sta accadendo: «La questione è gestita dalla Sezione dell'insegnamento medio», ci fa sapere la direttrice Nicoletta Meroni-Carlovingi Garzoni.

I genitori vigilano

Sebbene a Morbio Inferiore a farsi portavoce del disagio e a chiedere di poter imparare il tedesco come è loro diritto siano stati gli allievi stessi, i genitori non vogliono restare a guardare. La preoccupazione è viva anche tra loro, che non temono soltanto che i loro figli si possano in futuro presentare ad esempio al liceo con lacune nella lingua di Goethe troppo evidenti per essere colmate, ma anche che i ragazzi possano subire le conseguenze dell’iniziativa che hanno preso, come scritto anche nella lettera del gruppo di alunni la professoressa contestata prenderebbe infatti anche di mira alcuni suoi alunni.

«Ne abbiamo parlato tra genitori – ci spiega ad esempio una mamma – e abbiamo deciso di aspettare qualche giorno per vedere come reagisce la direzione e se cambia qualcosa. I ragazzi hanno preso l’iniziativa e ci sembra giusto lasciarli andare fino in fondo senza intrometterci. Ci tengo però a precisare che tutto quello che vogliamo è che i nostri figli possano seguire le lezioni di tedesco come meritano, anche con la professoressa attuale, che però deve concentrarsi sul suo lavoro».

Segnalazioni da ottobre

«Alle Medie di Morbio è arrivata a settembre – prosegue la mamma -, perché ‘’cacciata’’ da Mendrisio. La voce di questo allontanamento è girata subito tra i nostri figli, molti hanno amici che frequentano la scuola di Mendrisio. Noi genitori siamo però stati i primi a dir loro di non trarre conclusioni prima di averla conosciuta, quindi di non partire con dei pregiudizi. Cambiare sede poteva essere un’occasione anche per lei. Purtroppo tutti i nostri timori si sono subito concretizzati, ad ottobre quando ci sono stati i colloqui tra i genitori e la docente di classe abbiamo dovuto lamentare tutti la situazione che si era creata. Ci è stato assicurato che l’argomento sarebbe stato affrontato in modo serio, ma non è più successo praticamente nulla fino alla lettera di qualche giorno fa che ha fatto scoppiare questa ‘’bomba’’». A livello didattico il risultato è che «mia figlia ha iniziato a prendere lezioni di recupero in tedesco, malgrado non vada male nella materia si è infatti resa conto che stava restando davvero indietro con il programma», conclude la donna.