ProGandria e il crowdfunding per pagare le spese legali

«Riteniamo ingiusto che pochi debbano sopportare costi a salvaguardia di un bene comune, di cui beneficiano abitanti, commercianti e turisti. Quindi è sorto il desiderio di organizzare una raccolta fondi per coprire le spese legali, amministrative e se necessario per una campagna mediatica. È stata perciò anche fondata l’Associazione ProGandria».
Il tema è quello della riconversione dell’ex Hotel Moosmann in appartamenti (24 per la precisione). Un progetto per cui la nuova proprietà ha ottenuto nel 2020 la licenza edilizia e contro cui hanno ricorso otto residenti. Ora - si è in attesa di un giudizio del Tribunale cantonale amministrativo - i ricorrenti sono rimasti appunto quatto: gli altri hanno dovuto desistere proprio a causa degli ingenti costi.
Domani serata pubblica
ProGandria ([email protected]) spiegherà domani sera alle 20 nella palestra dell’ex casa comunale le proprie ragioni contro il progetto di riconversione, in particolare un ammanco di parcheggi.
Mancherebbero parcheggi
I ricorrenti non sono infatti contrari di per sé alla nuova destinazione dell’ex albergo. Piuttosto, temono che 24 nuove abitazioni primarie portino al collasso il già fragile sistema di parcheggi di Gandria. Le nuove residenze, affermano, sarebbero infatti prive di posti auto propri e i 30-35 posti auto extra promessi dalla Città tramite Piano di Quartiere diventerebbero realtà non prima d un decennio: «Vogliamo raccogliere quanto necessario per evitare lo scenario peggiore e aiutare le autorità a comprendere i reali bisogni collettivi, affinché Gandria non venga sconvolta a beneficio di una speculazione immobiliare fine a se stessa».