Prostituzione, lustrini e malattie

In 181 tra donne e trans hanno chiesto assistenza nel 2011. Il racket invisibile
Red. Online
02.03.2012 06:15

BELLINZONA - Il mondo della prostituzione ha due volti, quello più appariscente delle luci, delle donne e dei trans che in abiti succinti accolgono i clienti a tutte le ore del giorno e della notte nei bordelli o negli appartamenti e poi quello più reale che interessa gli stessi lavoratori di questa professione, una volta tolti gli abiti di lavoro, alle prese con problemi della quotidianità: riichieste di aiuto, consigli, malattie (contagi compresi), consulenze. In Ticino ci sono due antenne, Primis (sigla di prevenzione, informazione e mediazione nell?industria del sesso, istituita da Aiuto Aids Ticino) e MayDay che ha lo scopo di facilitare l?accesso degli immigrati, soprattutto quelli con statuto precario o senza statuto, alle strutture e ai servizi sociosanitari del Cantone, in un?ottica di prevenzione e promozione della salute. Nel 2011 la rete di aiuto ha contattato 756 donne; 181 le persone che hanno chiesto assistenza alle operatrici. Sul Corriere del Ticino, un'ampia intervista alle responsabili delle due antenne, Vincenza Guarnaccia e Monica Marcionetti. Il racket? "Se c'è non si vede, ma non possiamo escluderlo" dicono in pratica le due intervistate