Carona

Prove di compromesso sul parco San Grato

Dopo che due commissioni hanno chiesto di rivedere il prezzo per la vendita alla Città, Lugano Region si dice pronta a trattare: «Cerchiamo una soluzione che soddisfi tutti, anche perché oggi dobbiamo sottrarre i soldi spesi per la conduzione al budget per creare e gestire prodotti turistici»
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Federico Storni
03.02.2023 21:15

«La volontà unanime del consiglio d’amministrazione di Lugano Region è continuare a trattare con il Municipio di Lugano per trovare una soluzione che permetta di vendere come auspicato il parco San Grato alla Città».

Parole del presidente di Lugano Region, Paolo Filippini. La vendita del parco, al prezzo di 2,85 milioni, è già stata approvata dall’Assemblea di Lugano Region e deve essere sottoposta al Consiglio comunale di Lugano. Le Commissioni edilizia e gestione, però, hanno chiesto di valutare una diminuzione del prezzo d’acquisto (vedi edizione del 16.1). Il Municipio di Lugano ha quindi scritto a Lugano Region per chiederle di tornare a discuterne. «Presto - dice Filippini - manderemo le nostre considerazioni al Municipio, nell’ottica di trovare la via del compromesso e continuando a garantire la gestione del parco, che resta la nostra priorità».

Un ristorante «inopportuno»

A parole, la volontà di chiudere la compravendita è da tutti condivisa. Ma la discussione sul prezzo sta paralizzando il passsaggio di proprietà (è da oltre un anno che la proposta d’acquisto è sui tavoli del Consiglio comunale). «Dobbiamo trovare il miglior compromesso che soddisfi tutte le parti - dice Filippini - tenendo presente che anche noi potremmo dover nuovamente rendere conto in Assemblea».

In tutto questo, per Filippini non è irragionevole che Lugano Region abbia fissato un prezzo d’acquisto. «È vero che il parco, a suo tempo, ci è stato donato; però, negli anni, abbiamo investito nella sua gestione e nel suo funzionamento, in tempi recente investendo 1,1 milioni per la ristrutturazione dell’edificio che ospita il ristorante. Tutte cose che non sono il core business di un Ente turistico qual è il nostro, ma sicuramente atte a rendere attrattivo il parco». Ed è questo, in sostanza, il motivo per cui Lugano Region ritiene maturo il passaggio del San Grato alla Città. «Oggi i soldi spesi per la gestione del parco dobbiamo sottrarli a quelli a disposizione per creare e gestire prodotti turistici. Anche il fatto che possediamo un ristorante potrebbe essere visto come inopportuno». Ristorante i cui gerenti, peraltro, hanno dato disdetta: «La nostra priorità e adoperarci affinché il parco rimanga in funzione sino al passaggio di proprietà. Idem il ristorante, per cui abbiamo quasi finalizzato le trattative con un nuovo gerente».

L’esempio di Villa Costanza

Un invito a non avere troppi dubbi viene dalla municipale Karin ValenzanoRossi, che nel parco San Grato vede grandi margini di miglioramento a livello di gestione e valorizzazione del verde. «Non dobbiamo fare i contabili farmacisti, ma investire nel nostro territorio, quindi comprare il parco e farlo tornare un bellissimo giardino botanico».

Valenzano Rossi conclude ricordando la recente sistemazione del parco di Villa Costanza. «Grazie alla lungimiranza dell’allora Comune di Viganello, oggi abbiamo un gioiello salvato dal cemento».

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