Pseudo università, ecco le sentenze

L'amministratore della I.S.S.E.A. (già Politecnico di Lugano) è stato condannato a pagare una multa di 30.000 franchi per abuso di denominazione - Sanzione di 10.000 franchi per l'EurAka
John Robbiani
19.07.2016 14:24

LUGANO - È caduta oggi la sentenza riguardante il caso dell'I.S.S.E.A, l'Istituto Superiore di Studi di Economia Aziendale di Agno (un tempo conosciuto come Politecnico di Lugano, accusato di abuso di denominazione ai sensi della Legge sull'università. Questo per aver definito la propria scuola (per esempio sul proprio sito internet) "università" e "politecnico". Termini che, dal 2014, sono protetti a livello cantonale. Da notare che tra l'altro, presumibilmente per aggirare la legge, la scuola ha successivamente modificato una vocale nella dicitura da, cambiando la sua denominazione da "Politecnico" a "Polotecnico".

In questo senso, l'amministratore della I.S.S.E.A. è stato riconosciuto colpevole ed è stato condannato a una multa di 30.000 franchi. Pienamente confermato dunque il decreto d'accusa stilato dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna (che però aveva chiesto una multa di 50.000). La difesa ha già annunciato ricorso.

Condannato invece a 10.000 franchi il segretario-cancelliere dell'EurAka ("l'Accademia per la medicina della salute, tecnica e economica", accusata di aver utilizzato i termini "accademia privata", "scuola di livello universitario" e "hochschule"). La pena è inferiore in virtù dell'età dell'imputato (un ottantenne tedesco) e - secondo il giudice Siro Quadri - per il minore impatto della scuola sul territorio.

Era la prima volta che casi del genere arrivano in aula in Ticino. A settembre approderà in aula anche il caso di una sedicente università di Chiasso, chiamata a rispondere anch'essa di abuso di denominazione ai sensi della Legge sull'università.