La storia

Quando finalmente indossi la divisa ed entri in azione

La responsabile della cinofila Claudia Venditto e la gendarme in formazione Valentina Parisi ci raccontano le soddisfazioni e le difficoltà di chi lavora al fronte - Il concorso per la Scuola di Polizia resta aperto fino al 3 febbraio - LE FOTO
Valentina Parisi e Claudia Venditto con il suo cane Kyros.  © CdT/Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
23.01.2020 06:00

Di solito sono a caccia di malviventi, ladri o truffatori. Una volta ogni anno, però, i vari corpi di polizia ticinesi e della Polizia dei trasporti vanno alla ricerca anche di chi la fedina penale l’ha completamente immacolata. Fino al 3 febbraio è infatti aperto il concorso per aspiranti agenti, gendarmi, ispettori della polizia giudiziaria e agenti della polizia dei trasporti (vedi sotto). E per raccontarvi più da vicino cosa significa oggi fare l’agente (e in particolare l’agente donna), ne abbiamo parlato direttamente con due di loro: la responsabile della sezione cinofila della Polizia cantonale Claudia Venditto e la gendarme in formazione Valentina Parisi.

Essere se stessa
Quasi 20 anni sul terreno. Dopo l’apprendistato di disegnatrice edile entra alla scuola di Polizia, cinque anni «a imparare il mestiere» in gendarmeria, nove come agente per la cinofila e da cinque è a capo della sezione stessa con il grado di sergente maggiore capo. Per Claudia Venditto, alla quale chiediamo cosa consiglia ai giovani che vorrebbero intraprendere questa strada, la parola d’ordine è una sola: passione. «Lo devono fare con passione, non per dovere o perché pensano sia un lavoro sicuro o ben retribuito. Consiglio loro di buttarsi, provare la scuola e soprattutto di tener duro». Già, perché il lavoro di agente «richiede moltissimo e anche durante la scuola ci possono essere momenti difficili, sia dal punto di vista mentale che fisico. Momenti che si superano proprio grazie alla passione. E poi, una volta terminata la formazione, si è finalmente sul terreno a fare ciò per cui sono entrata in polizia, aiutare il prossimo». Quest’ultimo aspetto è un tema ricorrente nel racconto di Claudia, che tra le soddisfazioni principali del mestiere evidenzia anche «lo spirito di gruppo» e la «gratificazione di portare a termine una grossa operazione con tanti colleghi». E poi, come detto, c’è l’aiuto al prossimo: «Ricordo un intervento in particolare: eravamo alla ricerca di un bambino allontanatosi da casa. Con il mio cane ero partita dal monopattino che aveva abbandonato in strada. Da una parte c’era il lago, dall’altra la montagna. Non era evidente nemmeno per il cane capire in che direzione fosse andato. Sali e sali per il bosco, al di là di una cunetta io e il mio cane l’abbiamo trovato. È stata un’emozione indescrivibile». E sulle difficoltà di essere donna in Polizia, Claudia sottolinea di «non averne incontrate in particolare». Ciò che conta «è essere te stessa. Perché i colleghi ti rispettano per quello che sei. Non bisogna dimostrare chissà cosa. Basta essere se stessi».

Tenacia e sorprese
E se Claudia ha alle spalle quasi 20 anni d’esperienza in Polizia cantonale, chi invece ha da poco finito la Scuola è Valentina Parisi, che dopo l’apprendistato di informatica si è convinta che la strada da seguire era quella nelle forze dell’ordine: «Più andavo avanti e più mi convincevo di voler entrare in Polizia cantonale. Ho guardato quali erano i requisiti per entrare in Polizia e ho cercato di soddisfarli tutti. Aver concluso la Scuola è stato un traguardo importante per me. E oggi sto facendo l’anno di rotazione durante il quale scopro tutti i posti in gendarmeria». Quasi per tutti entrare in Polizia è un salto nel buio, anche perché un apprendistato per questa particolare professione non esiste. A questo proposito Valentina sottolinea che nelle prime settimane della Scuola a sorprenderla è stato soprattutto il fattore disciplina: «Mi sono resa conto della tenacia che serve per portare a termine la scuola. Forse chi ha già svolto la scuola reclute un antipasto in questo senso l’ha già avuto». Ad ogni modo «mi ha aiutato il mio carattere: sono molto testarda, e se mi pongo un obiettivo voglio portarlo a termine a tutti i costi. Anche da donna volevo spesso star dietro agli uomini e dimostrare di essere al loro pari, nonostante fisicamente non sia sempre possibile farlo». A proposito di essere donna in Polizia, chiediamo a Valentina se il voler metter su famiglia in futuro è qualcosa che la preoccupa: «Il pensiero c’è. Il fattore fondamentale è chi sta al tuo fianco». Anche perché, sottolinea, «la mamma è fondamentale per un figlio, quanto lo è il papà». E se durante la Scuola gli aspiranti gendarmi si preparano per essere pronti il primo giorno sul campo, Valentina sottolinea che l’impatto con il lavoro sul terreno è altrettanto significativo: «Il primo giorno di pattuglia ti rendi conto di aver imparato tantissimo. Ma allo stesso tempo che quel tantissimo è relativo e può sembrare pochissimo. Il grosso del lavoro lo si impara sul campo con i colleghi». Cosa cambia rispetto alla formazione? chiediamo. «Prendiamo ad esempio un banale incidente. Anche se a Scuola hai testato molte situazioni diverse, poi nella realtà tutto è più imprevedibile. Possono esserci feriti, oppure dei curiosi che disturbano. E le persone coinvolte non sono mai le stesse. Nelle prime settimane si scopre che nel nostro lavoro è fondamentale sapersi adattare a tutte le situazioni. Potrebbe sembrare una difficoltà, ma è il bello del nostro mestiere. Ogni mattina ti svegli e non sai mai cosa potrebbe accedere durante la giornata».

Le novità

Il bando di concorso è aperto fino al 3 febbraio e riguarda l’assunzione di aspiranti gendarmi per la Cantonale, di aspiranti agenti per le Comunali di Ascona, Bellinzona, Biasca, Ceresio Sud, Chiasso, Locarno, Lugano, Mendrisio, Minusio e Muralto, di aspiranti ispettori di Polizia giudiziaria e agenti per la Polizia dei trasporti. I candidati seguiranno la Scuola di Polizia a partire dal 1. marzo 2021. La formazione sarà inoltre di due anni. Difatti, dopo l’anno di scuola e il superamento di un primo blocco di esami, è previsto un secondo anno di pratica propedeutico agli esami di professione. Informazioni: www.ti.ch/polizia.

Tutte le informazioni al sito: www.ti.ch/polizia