Salute

Quando i tatuaggi possono fare danni

Secondo uno studio dell'Istituto di ricerche in biomedicina l'iniezione di inchiostro può avere effetti sul sistema immunitario, compromettendone in modo progressivo le capacità di difesa
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Red. Ticino&Svizzera
25.11.2025 19:45

I tatuaggi sono sempre più diffusi. Si stima che una persona su cinque nel mondo ne abbia almeno uno. La comunità scientifica sta ancora indagando i possibili effetti tossici degli inchiostri utilizzati. In particolare, si conosce ancora poco sulle possibili interferenze degli inchiostri con il sistema immunitario, che protegge l’organismo da infezioni e tumori. Uno studio pubblicato dal gruppo Infezione ed Immunità dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB), affiliato all’Università della Svizzera italiana e guidato dal prof. Santiago F. González ha analizzato il percorso dell’inchiostro nel corpo utilizzando modelli animali e campioni umani, giungendo alla conclusione che possono esserci effetti dannosi sul sistema immunitario. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). I ricercatori, insieme a 12 gruppi internazionali, hanno studiato la tossicità degli inchiostri, concentrandosi sui tre colori più utilizzati: nero, rosso e verde.

Uno dei risultati principali, si legge in un comunicato dell’USI, rivela che l’inchiostro non rimane solo nella pelle, ma si accumula anche nel sistema immunitario, dove resta associato alle sue cellule per anni. Inoltre, l’inchiostro provoca la morte cellulare e innesca una reazione infiammatoria cronica che compromette il normale funzionamento del sistema di difesa dell’organismo. Lo studio apre così la strada a ulteriori ricerche sul possibile legame tra tatuaggi e problemi di salute, come tumori o malattie autoimmuni. Una volta effettuato un tatuaggio, l’inchiostro si sposta rapidamente attraverso il sistema linfatico e, nel giro di poche ore, si accumula in grandi quantità nei linfonodi. All’interno dei linfonodi, cellule immunitarie chiamate macrofagi catturano attivamente tutti i tipi di pigmento. L’assorbimento dell’inchiostro innesca una risposta infiammatoria in due fasi: una fase acuta, che dura circa due giorni, seguita da una fase cronica che può proseguire per anni. Quest’ultima risulta «particolarmente preoccupante», poiché contribuisce all’indebolimento del sistema immunitario, aumentando potenzialmente la suscettibilità a infezioni e tumori. Questi risultati, stando ai ricercatori, sollevano importanti interrogativi sulla sicurezza dei tatuaggi.