Gordola

Quando l’organo va in letargo

Ultimo concerto domani per il pregiato strumento che sarà sottoposto a completa revisione – Trent’anni fa era costato 700.000 franchi ed è apprezzato dai maestri del Festival di Magadino
L’organo di Gordola è dotato di 1.360 canne, che – assieme alle altre parti dello strumento – saranno tutte smontate e ripulite. (Foto Reguzzi)
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
08.07.2019 06:00

GORDOLA – È sicuramente uno degli strumenti più pregiati della regione. Alla sua tastiera si sono esibiti musicisti di fama internazionale. Da dopodomani andrà in letargo per qualche tempo. Dopo un duello. Stiamo parlando dell’organo Kuhn della chiesa parrocchiale di Gordola, per il quale si rende necessaria una radicale revisione, già pianificata da tempo dalla Parrocchia. La quale spera di poter contare anche oggi sulla generosità di cui i gordolesi – e non solo – diedero prova un trentennio fa, quando il maestoso strumento fu realizzato dagli organari di Männedorf, nel canton Zurigo, rinomati in Svizzera e all’estero. «A quell’epoca – racconta al Corriere Gianpietro Lonni, presidente del Consiglio parrocchiale – si trattò di affrontare una spesa di 700 mila franchi. Non poco per un ente come il nostro. Ma ci riuscimmo, perché tutti contribuirono, anche con piccole donazioni». Da allora le 1.360 canne del Kuhn hanno regolarmente accompagnato le celebrazioni religiose con le loro armonie. Di più. Proprio grazie alla loro alta qualità, hanno attirato l’attenzione degli organizzatori del Festival internazionale di musica organistica, la cui 57.esima edizione è iniziata proprio venerdì. Un lavoro impegnativo per lo strumento, inaugurato nel 1990 e che oggi abbisogna di un’accurata revisione. Un’operazione il cui costo è stato preventivato in circa 65 mila franchi. L’azione di raccolta fondi era iniziata già alla fine dello scorso anno e prosegue ora con una singolare iniziativa. Ogni settimana, infatti, viene pubblicato un volantino che riproduce 30 canne d’organo disegnate a mo’ di diagramma che si riempiono man mano, in modo da poter seguire regolarmente l’evoluzione della cifra incamerata. «Attualmente – aggiunge il presidente – siamo circa a quota 23 mila franchi e siamo convinti che, una volta esteso l’invito a tutti i fuochi, riusciremo a raggiungere l’obiettivo finale».

L’organo Kuhn sostituì, quasi trent’anni fa, lo strumento realizzato nel 1925 dalla bottega dei fratelli Aletti di Monza. Anche allora si trattò di uno strumento particolare, fra l’altro il primo parzialmente elettrico del Ticino. Che svolse egregiamente il suo dovere fino agli anni Ottanta, quando si presentò la necessità di un radicale restauro. «Prima di eseguirlo – racconta ancora Lonni al CdT – fu fatto allestire un preventivo, da cui risultò una cifra proibitiva. Il santo, insomma, non valeva la candela». I vertici parrocchiali di allora coinvolsero vari esperti (fra i quali il noto organista Livio Vanoni e don Aldo Lanini, fra i fondatori del Festival di Magadino) per decidere il da farsi. «Alla fine – prosegue Lonni – si decise per lo smontaggio dello strumento e per la sua sostituzione con un nuovo organo, realizzato, appunto, dagli organari Kuhn. Fra l’altro, a smantellare quello vecchio furono degli inviati della Parrocchia di San Giuseppe in Seregno (in provincia di Milano), che utilizzarono alcune parti per la strutturazione di un nuovo strumento in una chiesa sussidiaria».

Il concerto inaugurale del Kuhn avvenne il 15 settembre del 1990; a tastiera e pedaliera sedette il maestro francese Olivier Latry. Ora, dunque, le 1.360 canne, mantice, somiere e tutte le parti meccaniche saranno smontati e ripuliti. Non prima che, come dicevamo all’inizio, lo strumento sia protagonista del tradizionale «duello musicale» inserito nel programma della rassegna internazionale gambarognese. Ne saranno protagonisti, domani sera, alle 20.30, gli organisti Oana Maria Bran e Arthur Saunier. I lavori veri e propri prenderanno il via il prossimo 22 luglio e dureranno 7 o 8 settimane. Gordolesi e appassionati del genere segnino poi in agenda la data del 13 ottobre, giorno del concerto inaugurale dopo la revisione. Con una particolarità: a suonare il Kuhn sarà infatti il maestro Alois Koch, che aveva lavorato al fianco degli organari di Männedorf alla sua costruzione. Il compito, dunque, di farlo nuovamente vibrare spetterà ad uno dei suoi padri ideali.