Mendrisiotto

Quando non puoi fare a meno di sederti a quella tavola

Dal primo ottobre al 2 novembre torna la Rassegna gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio – Le daranno vita 37 ristoranti che proporranno piatti autunnali dai sapori tradizionali, senza dimenticare l’originalità
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
24.09.2025 06:00

Anno 62 di tanti a venire, «almeno altrettanti», è l’augurio del direttore di GastroTicino Massino Suter a un appuntamento che «è pericoloso, perché crea dipendenza», ha aggiunto con un sorriso. Sì perché la Rassegna gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio di interrompere la propria storia di successo non ne ha nessuna intenzione e si appresta ad inaugurare l’edizione 2025 proponendo al proprio pubblico ciò che attende in fondo tutto l’anno: un mese dedicato ai sapori del territorio, messi nel piatto con cura e attenzione al dettaglio in 37 diversi ristoranti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (di cui un «ospite»).

Tutti i protagonisti

Iniziamo dalle informazioni pratiche, perché il «popolo» della Rassegna deve potersi preparare: studiando i menu, confrontando le proposte, valutando i vari ristoranti. Gli esercizi pubblici che stanno già scaldando i fornelli sono il Borgovecchio e il Crotto dei Tigli di Balerna, il Battello e lo Chalet San Giorgio di Brusino, il Grotto Eguaglianza e il Grotto del Tiglio di Capolago, Cà Nani a Casima, Il Grotto Loverciano e l’Osteria Sulmoni di Castello, il Grotto Linet, l’Indipendenza e il Touring Mövenpick di Chiasso, l’Antica Osteria del Leone Barberini, il Grotto San Martino, In Vigna, il Liceo, il Milano e lo Stella a Mendrisio, il Bistrot Ca.Stella, l’Osteria La Guana e la Locanda San Silvestro di Meride, il Grotto La Balduana sul Monte Generoso, Origini @ Mulino del Ghitello, il Grotto del Mulino e l’Osteria del Giardino di Morbio Inferiore, il ristorante Lattecaldo di Morbio Superiore, La Locanda dei Mulini e La Torraccia a Novazzano, il Caffè Sociale, l’Osteria Teatro Unione e la PizzOsteria San Giorgio a Riva San Vitale, l’Osteria Manciana a Scudellate, il Grotto Eremo San Nicolao a Somazzo, la Vecchia Osteria Seseglio, Montalbano by Mirko Rainer a Stabio, l’Antica Osteria a Tremona e il Conca Bella a Vacallo. Ritrovi momò a cui si aggiunge l’ospite Ristorante della Torre di Morcote.

Sui loro menu dedicati alla manifestazione ci sarà pane per tutti i gusti, con un’attenzione particolare alla selvaggina: dal maialino al forno, ai medaglioni di cervo, dalla tartare alla sella di capriolo, dalla faraona alla lombata d’agnello. Senza dimenticare i contorni più amati come le castagne caramellate o gli spätzli. Tutti i menu sono illustrati nel libretto che accompagna la Rassegna (disponibile anche in pdf sul sito dell’evento). Il periodo da segnare in agenda è invece quello dal 1. ottobre al 2 novembre.

Tempo di omaggi

La ricetta della Rassegna è sempre vincente. Lo confermano, ha spiegato il presidente Flavio Mamo Quadranti, le cifre dell’ultima edizione. Lo scorso anno i menu venduti (e gli omaggi distribuiti) sono stati 23.143 (827 in meno del 2024, ma era la sessantesima edizione). A proposito di omaggi, come da tradizione chi gusterà un menu avrà diritto a un piccolo premio (quest’anno un calice drink) e a un timbro; una volta completato il «passaporto» della Rassegna con 8 timbri si avrà diritto a un premio finale: una bottiglia di Amaro Generoso edizione speciale Rassegna accompagnata da un misurino da cocktail e un cucchiaino lungo. A questi premi tradizionali quest’anno si aggiunge una novità: tra tutti i passaporti completati ne saranno estratti tre, che vinceranno una degustazione e ulteriori omaggi «in bottiglia». «Un ulteriore modo per ringraziare e premiare i fedelissimi», lo ha definito la direttrice di Mendrisiotto Turismo Nadia Fontana-Lupi. Continuerà nel solco della tradizione anche la scelta dei vini che accompagnano il mese di Rassegna. Sono definiti tramite un concorso che in quest’occasione è stato vinto dall’Azienda agraria cantonale di Mezzana.

Se la Rassegna è diventata un punto di riferimento e una tradizione è anche grazie al suo storico presidente Antonio Florini, deceduto negli scorsi mesi. Per rendergli omaggio è dunque stato deciso di dedicargli l’edizione alle porte. Siamo certi che a fare un brindisi per lui saranno in tanti.

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