Quel Bramantino il cui passaggio a Bellinzona rimane dubbio

Fino a pochi anni fa quella via ospitava la tipografia Casagrande e i magazzini della Frutta Banfi. Dopodiché sono sorte delle residenze, e ora è in costruzione il nuovo Istituto di ricerca in biomedicina. Su parte del confinante ex campo militare si tengono manifestazioni come il circo ed il luna park, quest’ultimo in corso proprio in questi giorni. A pochi passi ci sono il Liceo, il parco urbano ed il centro sportivo. La via è intitolata al Bramantino, pittore e architetto milanese vissuto a cavallo tra il XV ed il XVI secolo. Come spiega il Dizionario storico della Svizzera, la dedica al Bramantino di una via nella capitale potrebbe essere frutto dell’attribuzione all’artista delle sinopie della cappella di San Bernardino alla chiesa Santa Maria delle Grazie, attribuzione su cui «permangono tuttavia dei dubbi». Dubbi che sussistono per la presenza stessa del pittore in Ticino. Il pittore fu attivo principalmente a Milano, dove nel 1525 fu nominato architetto di corte di Francesco II Sforza. All’anagrafe Bartolomeo Suardi, venne soprannominato Bramantino in quanto affascinato da un illustre collega a lui coevo, il Bramante, tra i maggiori artisti del Rinascimento e tra le altre cose progettista della basilica di San Pietro a Roma.
