Sotto la lente

«Quel comparto è troppo importante per la città»

Bellinzona, la Commissione del Piano regolatore chiede che l’area della Torretta sia oggetto di una pianificazione particolareggiata già nella prima fase di attuazione del PAC - Si invita dunque ad accogliere la mozione presentata da Davide Pedrioli (PPD) e colleghi
Parte del comparto sotto la lente. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
04.02.2022 11:00

Non si può più aspettare. Il comparto della Torretta a Bellinzona, compreso fra il futuro semisvincolo-zona Saleggi e l’AMP (a ridosso del fiume Ticino, per capirci), deve essere oggetto di una pianificazione particolareggiata ed unitaria già nella prima fase di attuazione del Programma d’azione comunale (PAC) che «disegna» la Città del 2040. Ne è convinta la Commissione del Piano regolatore del Legislativo che invita il plenum ad accogliere la mozione presentata nel novembre 2020 da una quindicina di consiglieri comunali (primo firmatario il PPD Davide Pedrioli). Un sì limitato però solo ad uno dei tre punti sollevati, e questo in linea con le osservazioni preliminari del Municipio.

L’area è strategicamente importante per la Turrita e, oseremmo dire, per tutta la regione. Ospita infatti contenuti formativi (il Liceo e la Scuola cantonale di Commercio), sportivi (lo stadio Comunale ed il Centro sportivo), legati alla medicina e all’innovazione (nuova sede dell’Istituto di ricerca in biomedicina e futuro ospedale regionale alla Saleggina) nonché progetti in divenire come il Parco fluviale. Ecco dunque quanto sia fondamentale, da subito, affinare il PAC affinché possa esserci la prima applicazione concreta proprio nel comparto Torretta. E questo con la clausola d’urgenza. «Ciò permetterà, laddove necessario, un riordino urbanistico e fondiario in un chiaro ‘progetto urbanistico’ delle attuali e future destinazioni», osservano nel loro rapporto i commissari (relatore il socialista Claudio Buletti). Non solo. Come peraltro auspicato dagli stessi mozionanti, così facendo si potrà «finalmente risolvere il quesito della relazione tra lo sviluppo della città e l’argine sinistro del fiume Ticino che non dovrà essere più considerato come mero elemento idraulico».

Secondo la Commissione bisognerà parallelamente porre l’attenzione su due aspetti. Il primo è il «risanamento degli insediamenti sull’argine destro che da Gorduno a Sementina hanno subito l’ingombrante presenza dell’autostrada», di modo che l’A2 non sia più una ferita nel paesaggio con tutto quello che comporta (rumore ed inquinamento). Secondariamente Claudio Buletti e colleghi, alla luce dell’importanza viepiù crescente della pianificazione, chiede che il Servizio della pianificazione territoriale della capitale «venga dotato di maggiori risorse umane che permettano una più attenta e veloce azione di aggiornamento degli attuali formali strumenti pianificatori del nuovo Comune».