Quel patrimonio inestimabile

La Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale dell’UNESCO compie 50 anni (1972-2022). Con la ratifica la Svizzera si è impegnata a proteggere, curare e conservare il proprio patrimonio di valore universale eccezionale per le generazioni future. Attualmente sono tredici i beni inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel nostro Paese, tra cui i tre castelli, la murata e la cinta muraria di Bellinzona. La crisi climatica ed i conflitti armati, la globalizzazione culturale e il turismo internazionale, la trasformazione tecnica e la digitalizzazione nonché i mutamenti nelle sfere sociali, politiche ed economiche della società hanno un impatto anche sul patrimonio.
Diversi relatori
La salvaguardia è una responsabilità collettiva: attori coinvolti nella sua tutela e il pubblico si riuniscono per riflettere su sfide ed opportunità in tempi di cambiamento. L’appuntamento è per giovedì 10 novembre dalle 18 al teatro Sociale cittadino, monumento storico d’importanza nazionale, che accoglierà l’incontro in occasione dei 25 anni dalla sua riapertura dopo i lavori di restauro.
L’evento sarà suddiviso in due momenti, moderati dalla giornalista RSI Monica Bonetti. Dopo i saluti di benvenuto del sindaco della Turrita Mario Branda, di Michel Chavanne (presidente dell’Associazione Lavaux patrimoine mondial) e del direttore del Sociale Gianfranco Helbling si parlerà innanzitutto della convenzione vera e propria. Interverranno Adele Cesi (Focal Point nazionale per la Convenzione del patrimonio mondiale dell’UNESCO), Oliver Martin (caposezione Cultura della costruzione), Isabelle Raboud-Schüle (membro della Commissione svizzera per l’UNESCO) ed Endrio Ruggiero, capo dell’Ufficio dei beni culturali e UNESCO site manager della Fortezza di Bellinzona.
In seguito la discussione si focalizzerà sui “Paesaggi in divenire”. Parteciperanno al dibattito il professore dell’USI Lorenzo Cantoni (responsabile UNESCO Chair), Roland Hochstrasser (capo dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale), Leticia Leitao (consulente per il patrimonio naturale e culturale) e Carlo Ossola, membro della Commissione svizzera per l’UNESCO e della Commissione mondiale delle aree protette.