Il caso

Quel ponte dove riposavano i contadini

Il manufatto dei Calanchetti tra Bellinzona ed Arbedo-Castione verrà inserito nei beni culturali di interesse locale – Vi spieghiamo come mai si chiama così
Alan Del Don
01.01.2024 15:00

Il Ponte dei Calanchetti che attraversa il riale Traversagna sarà presto un bene culturale di interesse locale. Dopo Arbedo-Castione anche Bellinzona ha elaborato una variante di Piano regolatore; il relativo messaggio municipale è al vaglio del Legislativo che dovrebbe discuterlo entro la fine della corrente legislatura. Si tratta di un manufatto presumibilmente del XV secolo (sulla base di tracce storiche lo si fa risalire al 1485: garantiva alla Turrita il collegamento con i passi alpini) sebbene quello che vediamo oggi, situato in parte sul territorio cittadino e in parte su quello di Arbedo, risulta essere stato costruito nel 1805, poco distante da quello «originale».

L'iter e gli interventi

Considerate la vetustà del manufatto e le normative attuali, l’Esecutivo di Arbedo-Castione nel 2018 ha incaricato uno studio di ingegneria per una valutazione sullo stato del ponte. Risultato: l’opera denota segni di incuria, in particolare i parapetti. Nel 2020 il Municipio di Bellinzona è stato così informato dal Comune vicino della necessità di avviare un risanamento della struttura, con la richiesta di condividere le spese per il progetto definitivo (pari a 35 mila franchi) e per il successivo risanamento. Nel 2021 il Comune di Arbedo-Castione si è poi accertato che il Ponte dei Calanchetti potesse essere iscritto ai sensi della Legge sui beni culturali; ne è seguito l’avvio della procedura per una proposta di variante di Piano regolatore ordinaria coordinata tra i due enti locali per il suo inserimento nella lista dei beni culturali di interesse locale.

Fra curiosità e storia

Per la sua posizione il manufatto ha subito nel corso degli anni un’importante pressione dovuta allo sviluppo residenziale e alle relative infrastrutture. In particolare lungo le due sponde vi sono importanti assi stradali e posteggi. Nella sua parte finale l’alveo è particolarmente antropizzato ed è attraversato da diverse infrastrutture, tra cui anche la ferrovia. Non da ultimo l’arginatura della Traversagna per mettere in sicurezza le aree adiacenti ha mutato molto il contesto preesistente. Come mai quel nome? Sembra perché «sui parapetti i contadini e le contadine della Calanca usavano riposare dopo un lungo viaggio verso il mercato di Bellinzona (…). In base al parere dell’Ufficio dei beni culturali le aggiunte del secolo scorso non hanno pregiudicato e compromesso radicalmente l’aspetto essenziale del monumento, almeno nella parte centrale e sul lato a valle».

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