Carona

Quel prezzo da pagare per avere il parco San Grato

Le commissioni Edilizia e Gestione chiedono una sconto sull’acquisto concordato fra Lugano Region e Città e ora l’Esecutivo è chiamato a cercare un compromesso - Su una cosa tutti concordano: il passaggio di proprietà permetterà di valorizzare al meglio l’area
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Federico Storni
16.01.2023 06:00

È giusto che un parco donato per la cifra simbolica di un franco ora venga venduto alla Città per 2,85 milioni di franchi? Secondo il Municipio di Lugano il prezzo è più che onesto, tenendo conto che dopo averlo ricevuto in dono l’attuale proprietario - Lugano Region - ci ha investito parecchio. Ma secondo le commissioni Edilizia e Gestione la cifra deve essere rivista al ribasso. E questo è, in sostanza, il motivo per cui si attende ormai da un anno un trapasso di proprietà, peraltro auspicato da tutte le parti interessate. La palla al momento è in mano al Municipio, che è stato chiamato a fare una nuova proposta e, ci dice il vicesindaco Roberto Badaracco, per questo ha contattato Lugano Region (la cui assemblea ha già accettato la vendita) per capire quali margini di manovra vi siano.

Esborso da diminuire

«Il parco San Grato - dice il presidente della Commissione edilizia Michael Nyffeler - è di sicuro un valore aggiunto, ma le condizioni di vendita non hanno convinto al cento per cento e sono state fatte proposte in tal senso». Andrea Sanvido, presidente della Gestione, spiega inoltre che entrambe le Commissioni hanno avuto un incontro con il Municipio e con Lugano Region negli scorsi mesi: «Abbiamo proposto loro degli emendamenti atti a diminuire gli esborsi per la Città. Ora attendiamo la risposta del Municipio per capire se li accetterà o si ci farà una controproposta». Sia Nyffeler che Sanvido si sono inoltre detti soddisfatti dei lavori commissionali sul tema fin qui, nonché del dialogo con le parti interessate. Per ora, in altre parole, lo spirito è costruttivo.

In un comparto da rilanciare

Stando a nostre informazioni le Commissioni avrebbero chiesto alla Città di vagliare la possibilità di ridurre il prezzo d’acquisto di circa un milione di franchi e di rivedere la prospettata gestione della manutenzione del parco. Stando alla proposta d’acquisto, questa sarebbe garantita ancora per un quadriennio da Lugano Region, mentre le Commissioni vedrebbero di buon occhio una presa a carico immediata da parte dei servizi cittadini. Al momento annualmente Lugano Region spenderebbe oltre centocinquantamila franchi all’anno per la manutenzione del parco e non ha la forza finanziaria e le risorse per valorizzarlo appieno. «Lo scopo dell’Ente turistico non è gestire fondi, bensì promuovere il turismo in tutte le sue sfaccettature - dice Badaracco. - Credo che tutti abbiano capito che il parco è ha un grande valore e che la Città avrebbe molteplici possibilità di valorizzarlo. Per noi ha un’importanza strategica a livello turistico, perché è uno dei parchi botanici più noti in Svizzera e perché si trova a Carona, un comparto che stiamo tentando di rilanciare proprio in chiave turistica e del tempo libero». Poco distante, fra l’altro, è in corso da qualche anno il tentativo di rivalorizzare la piscina pubblica, con l’introduzione di un glamping. Quanto alla compravendita: «Quando abbiamo discusso l’offerta in Municipio ci era sembrato addirittura un buon prezzo d’acquisto, anche perché Lugano Region da quando ha ricevuto il parco vi ha fatto una serie di investimenti anche importanti, come il rinnovo del ristorante. Non è in ogni caso nostra intenzione ritirare il messaggio. Abbiamo ascoltato le Commissioni e ora abbiamo scritto a Lugano Region per sapere cosa pensa delle loro valutazioni e se si può trovare una soluzione. Confido che anche il Legislativo voglia portare in porto l’operazione».

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