San valentino

Quel primo bacio dei nostri deputati

Il 14 febbraio visto da alcuni granconsiglieri – Quand’è scoccata la scintilla? Per Mattei con l’attrice dei sogni, Gendotti al corso di sci e Bang alla Valascia
(Foto Archivio CdT)
Red. Cantone
14.02.2019 06:00

BELLINZONA – San Valentino è come il sushi e il Rabadan : o piace o non piace. Polarizza la popolazione, tra chi si prodiga per riempire il rispettivo partner di rose e bigliettini d’amore e chi invece eliminerebbe volentieri il 14 febbraio dal calendario. E a non sfuggire a queste dinamiche sono anche i nostri deputati in Gran Consiglio, affezionati o allergici al tradizionale appuntamento con l’amore. Ne abbiamo interpellati alcuni, per capire come (e se) vivranno l’avvenimento. Il tutto approfittandone per scavare nei ricordi di gioventù, fatti di baci rubati e cotte svanite nel giro di un paio di settimane.

«Una festa commerciale»

Alessandra Gianella, deputata del PLR.
Alessandra Gianella, deputata del PLR.

Partiamo da due donne che, diciamolo subito, affrontano il San Valentino con scarsa trepidazione. A ritenerlo – senza se e senza ma – «una festa commerciale» sono in effetti la liberale radicale Alessandra Gianella e la popolare democratica Sabrina Gendotti. «Vale la pena investire nell’amore tutto l’anno, non solo il 14 febbraio» ci dice Gianella. La deputata del PLR, comunque, «una bella cenetta con il partner» l’ha agendata. «Ma l’unica sorpresa – aggiunge – sarà il ristorante, perché semplicemente non abbiamo ancora deciso dove andare». Guardando al passato, Gianella riconosce che «forse da ragazzi all’avvenimento si dava più importanza. C’era un filo in più di romanticismo». E a proposito dei fidanzatini della prima ora, cosa rammenta di quei tempi Gianella: «Il primo bacio? Alle medie e del quale ho un ricordo positivo. La nostalgia, più che a quell’episodio, va però a tempi in cui non esistevano le chat di Whatsapp ma le letterine, preparate con il cuore e con tanto di crocetta da apporre nei riquadri “mi piaci” o “non mi piaci”».

Sabrina Gendotti, parlamentare del PPD.
Sabrina Gendotti, parlamentare del PPD.

Da perfetta sportiva Gendotti il primo bacio l’ha invece dato «durante un corso di sci. Ma non ricordo in che anno. Sicuramente bisogna tornare indietro parecchio». E con lui, rileva, «siamo rimasti in buoni rapporti». Meno idilliaco è il rapporto della parlamentare PPD con San Valentino. «Si può essere romantici tutto l’anno, senza dover ricorrere al pretesto di questa data» sottolinea: «Non c’è nulla di spontaneo e in tal senso sono molto più apprezzati quei pensieri fatti con il cuore e senza data».

Galeotto fu il Flauto magico

Germano Mattei, deputato di MotnagnaViva.
Germano Mattei, deputato di MotnagnaViva.

Un bacio ad effetto è invece stato quello dato dal deputato di MontagnaViva Germano Mattei, felicemente sposato da 43 anni con la ragazza che, all’epoca, fu protagonista di quella passione. «Avrò avuto 18-19 anni – ci racconta Mattei – non mi dimenticherò mai di quel momento. Facevo il regista e l’attore in una piccola compagnia di Peccia e avevamo deciso di portare in scena il Flauto magico. Lei era l’attrice principale. La scintilla è scoccata un pomeriggio, sulla strada di casa. È stato un momento bellissimo». Un ricordo questo che fa ancora emozionare Mattei che in occasione della festa degli innamorati, porterà la dolce metà a cena a Bosco Gurin. «Qualcosina cerco di organizzarlo ogni anno – aggiunge – nulla di stravagante ma una cenetta o un fiorellino. Bisogna pur sempre tenere acceso il fuoco della passione no?». E sollecitato sul segreto per restare assieme così tanti anni Mattei non ha dubbi: «Litigare un po’ tutti i giorni tiene dinamico il rapporto e non ci si annoia mai. Devo però dire che ho avuto fortuna: ho incontrato la donna della mia vita». Per poi affermare: «All’epoca ero indeciso fra tre ragazze, ma alla fine ho scelto lei. Anche perché era di Peccia quindi più vicina». Una scelta che, a conti fatti, si è rivelata vincente.

Francesco Maggi, capogruppo dei Verdi.
Francesco Maggi, capogruppo dei Verdi.

Niente cena ma «fiori e magari un braccialetto» per la consorte di Francesco Maggi, capogruppo dei Verdi in Gran Consiglio. «Lo ammetto – ci racconta – mi ricordo che è San Valentino perché è il compleanno di mia sorella. Quando riesco mi piace organizzare qualcosa di speciale ma ammetto che in questi ultimi tempi sono stato molto preso dalla politica. Dall’anno prossimo cambierà tutto, mia moglie è già felice». Riavvolgendo il filo della memoria, il nostro interlocutore non ricorda «di aver ricevuto regali per San Valentino, sono stato piuttosto io a farne anche se, soprattutto da giovane, ero molto timido». Una timidezza che però ha lasciato spazio alla passione quel «giorno di tanti tanti anni fa» quando Maggi ha dato il primo bacio: «Avrò girato intorno a quella ragazza non so più quanto, con avances e attenzioni. E poi, durante un’uscita tra amici, mi sono fatto coraggio. Se non ricordo male eravamo alla fiera di San Martino».

Tiziano Galeazzi, granconsigliere de La Destra.
Tiziano Galeazzi, granconsigliere de La Destra.

Dal Mendrisiotto ci spostiamo poi negli Stati Uniti dove a vivere una scena da film è stato un giovanissimo Tiziano Galeazzi (UDC), partito oltre oceano per gli studi. «Sembra quasi surreale ma è tutto vero – racconta – ero a casa quando una mattina sento suonare il campanello. Apro la porta e chi mi trovo di fronte, tutta bagnata e senza ombrello? Una mia compagna di classe, Audrey, con una rosa rossa in mano. Sono rimasto senza parole». E se una volta tornato in patria Galeazzi ha intrattenuto un fitto scambio di lettere con la fan americana, «pian piano i contatti sono andati scemando. Ma quella rosa l’ho conservata. L’ho fatta seccare e ancora oggi è in un portafoto a casa. Sono bei ricordi dopo tutto». Ma un romanticone simile cosa ha dunque in programma per la serata di San Valentino? «Nulla, andrò in palestra come al solito. Un bagno turco e poi a casina. Non è che ho perso la mia vena romantica ma per scaramanzia il 14 febbraio non l’ho mai festeggiato».

«Un’occasione per dimostrarsi l’amore»

Sabrina Aldi, deputata per la Lega.
Sabrina Aldi, deputata per la Lega.

E a non prevedere particolari programmi è pure la deputata leghista Sabrina Aldi, anche perché l’evento più importante da festeggiare è già dietro l’angolo. «Non sarà un San Valentino particolarmente romantico: martedì prossimo partorisco. Io e mio marito siamo un po’ presi in questo periodo, non abbiamo nulla in programma (ride). In genere comunque non sono particolarmente romantica. I miei San Valentino preferiti sono certamente quelli passati insieme a mio marito».

Tamara Merlo, deputata indipendente e coordinatrice di «Più donne».
Tamara Merlo, deputata indipendente e coordinatrice di «Più donne».

Chi per contro farà il pieno d’affetto è Tamara Merlo: «Ho un moroso molto romantico, quindi so già che San Valentino sarà bello. Si uscirà a cena, non so dove, ma sarà un’occasione in più per dimostrarsi l’amore. A San Valentino si può dare un lato romantico al rapporto di tutti i giorni, nonostante sia una festa molto legata al marketing e agli acquisti, per me è un momento di compagnia, per sorprendere il proprio partner e stare insieme in modo diverso». Per Merlo, comunque, «non bisognerebbe parlare di regali. È una festa per dedicarsi del tempo, in una cornice un po’ differente. Il 14 febbraio è bello dimostrarsi l’amore attraverso i fatti, perché sono quelli che contano».

«Sono un orso coccoloso»

Henrik Bang, parlamentare del PS.
Henrik Bang, parlamentare del PS.

E a proposito di fatti. A definirsi senza mezzi termini «un orso coccoloso malgrado la mole» è Henrik Bang. Detto ciò, il deputato del PS non ha previsto nulla di particolare per il 14 febbraio. «Sono un anticonformista, preferisco dei piccoli gesti durante tutto l’arco dell’anno». Ad esempio? «La mia compagna ama molto i fiori, i girasoli soprattutto, e almeno una volta al mese cerco di farle trovare un mazzo a casa» racconta Bang, che tra le armi segrete contempla anche «i post-it sul frigo». Niente regalo dunque? «Festeggeremo la figlia della mia compagna, che si chiama Valentina, ma magari un gioiellino ci scappa» conferma Bang. Sollecitato sul primo bacio, il granconsigliere per contro non tentenna: «Alla Valascia, sulla tribunetta sopra la curva. Sono arrivato un po’ tardi, avrò infatti avuto 15-16 anni, e quella sera scattò la scintilla con una ragazza di Sementina. Me lo ricordo bene: si andava alla pista con la speranza che l’Ambrì segnasse per potersi abbracciare».